DOI Heft:
Fasc. 5
DOI Artikel:Colasanti, Arduino: l' Esposizione internazionale d'arte in Venezia, [2]: la scultura
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.24146#0385
ARTE CONTEMPORANEA
33i
agevole muovere un passo
oltre il punto al quale il
Trentacoste era giunto, os-
servo solo che L Anfora in-
franta non segna un pro-
gresso nell’arte del geniale
siciliano, nè rispetto alla De-
relitta, trionfante nella Espo-
sizione del 1895, nè riguardo
alla Figlia di Niobe, acqui-
stata per la Galleria d’arte
moderna della città di Ve-
nezia. Un lato nuovo del suo
carattere ha voluto mostrare
il Trentacoste col Ciccaiuolo,
statua in bronzo, nella quale
la morbida duttilità propria
di lui sembra irrigidirsi al-
quanto.
A qualcuno potrebbe
sembrar poco adatto il sog-
getto di cui l’artista si è in-
namorato, o, per lo meno, si
potrebbe notare che le pro-
porzioni della statua appari-
scono un poco esagerate ri-
spetto alla dimostrazione che
il Trentacoste ci voleva dare
di una non ancor conosciuta
attitudine del suo magnifico
ingegno.
Ma l’arte, si dirà, è
quello che è, e l’artista può
servirsi di ogni mezzo pur
di giungere a rivelare un
lampo della sua originalità. Verissimo; ma intanto quale è il risultato che emerge dal Cic-
caiuolo del Trentacoste? Una durezza non sempre castigata sembra abbia irrigidita la mano
dell’artista che qualche volta appare persino falso, specialmente nella impostazione e nella
piegatura della testa che, voltandosi, con uno strano contorcimento si appoggia su la spalla
sinistra, con qualche detrimento della cassa toracica.
Perciò io preferisco il Trentacoste carezzatore del marmo, l’artista arioso, quale si rivela
nel Bustino di bimba, nel Ritratto e in quella Testa di vecchio che per vigoria di espres-
sione rammenta il fare di Guido Mazzoni.
Domenico Trentacoste: Testa di vecchio
* * *
Ma lo scultore che ha compiuto un passo da gigante è Pietro Canonica.
Questo torinese che non ha trentadue anni e che ha già trionfalmente portato il proprio
nome al di là delle Alpi, questo giovane e instancabile lavoratore il quale si è già stupen-
damente affermato a Palermo nel ’gi, al Salon di Parigi nel '93 e a Venezia nel'99, rivela
nuove attitudini del suo ingegno nella presente esposizione.
33i
agevole muovere un passo
oltre il punto al quale il
Trentacoste era giunto, os-
servo solo che L Anfora in-
franta non segna un pro-
gresso nell’arte del geniale
siciliano, nè rispetto alla De-
relitta, trionfante nella Espo-
sizione del 1895, nè riguardo
alla Figlia di Niobe, acqui-
stata per la Galleria d’arte
moderna della città di Ve-
nezia. Un lato nuovo del suo
carattere ha voluto mostrare
il Trentacoste col Ciccaiuolo,
statua in bronzo, nella quale
la morbida duttilità propria
di lui sembra irrigidirsi al-
quanto.
A qualcuno potrebbe
sembrar poco adatto il sog-
getto di cui l’artista si è in-
namorato, o, per lo meno, si
potrebbe notare che le pro-
porzioni della statua appari-
scono un poco esagerate ri-
spetto alla dimostrazione che
il Trentacoste ci voleva dare
di una non ancor conosciuta
attitudine del suo magnifico
ingegno.
Ma l’arte, si dirà, è
quello che è, e l’artista può
servirsi di ogni mezzo pur
di giungere a rivelare un
lampo della sua originalità. Verissimo; ma intanto quale è il risultato che emerge dal Cic-
caiuolo del Trentacoste? Una durezza non sempre castigata sembra abbia irrigidita la mano
dell’artista che qualche volta appare persino falso, specialmente nella impostazione e nella
piegatura della testa che, voltandosi, con uno strano contorcimento si appoggia su la spalla
sinistra, con qualche detrimento della cassa toracica.
Perciò io preferisco il Trentacoste carezzatore del marmo, l’artista arioso, quale si rivela
nel Bustino di bimba, nel Ritratto e in quella Testa di vecchio che per vigoria di espres-
sione rammenta il fare di Guido Mazzoni.
Domenico Trentacoste: Testa di vecchio
* * *
Ma lo scultore che ha compiuto un passo da gigante è Pietro Canonica.
Questo torinese che non ha trentadue anni e che ha già trionfalmente portato il proprio
nome al di là delle Alpi, questo giovane e instancabile lavoratore il quale si è già stupen-
damente affermato a Palermo nel ’gi, al Salon di Parigi nel '93 e a Venezia nel'99, rivela
nuove attitudini del suo ingegno nella presente esposizione.