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[Appendice]: Arte decorativa
DOI Artikel:Brunelli, Enrico: La collezione di stoffe antiche della signora Isabella Errera
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0488
ARTE DECORATIVA
7
In ogni tempo Venezia, dall’austerità degli uomini che la governavano, è stata assog-
gettata a tante leggi suntuarie, quante mai ne subì forse al mondo popolo alcuno; eppure il
lusso delle stoffe e degli arredi non raggiunse in alcun’altra parte d’Italia sontuosità maggiore,
e non v’è città dove la fantasia femminile abbia avuto più libero corso e trionfo più completo.
Le leggi fiorivano abbondanti, ma non davano frutto; ed è fortuna per l’arte che esse non
atterrissero le belle dame veneziane, che i pittori ci rappresentano ne’ ritratti così splendi-
damente ornate ; come ammantati in
pianete e dalmatiche ricchissime ci
rappresentano i santi nelle pale d’al-
tare.
Forse gli scrupolosi, i tementi
della legge e della vita futura do-
navano alle chiese le preziose stoffe
che li avevano abbigliati. Un caso
di questo genere ci riferisce appunto
l’Urbani de Gheltof.1 E forse ornò
dapprima le spalle d’una bella vene-
ziana la ricca pianeta di velluto rosso
con ornamenti rilevati in oro della
collezione Errerà (fig. 8); splendida
opera ispirata a motivi asiatici e ri-
feribile alla fine del XV secolo, dove
la croce è, senza dubbio, un’aggiunta
posteriore.
In una fredda e gentile compo-
sizione di Cima da Conegliano, il To-
biolo dell’Accademia di Venezia, la
pianeta che veste il San Nicola da
Bari è dello stesso stile della nostra
pianeta. Di questi riscontri con pit-
ture la signora Errerà, come già ac-
cennammo, ci dà esempi frequenti,
e noi non abbiamo bisogno d’insi-
stere sulla importanza di queste os-
servazioni che valgono soprattutto
ad illustrare le opere d’arte per un
lato, al quale poca attenzione, e a
torto, si è data finora, e che possono
servire anche di mezzo, per quanto
incerto, a determinare 1’ origine c
l’età dei tessuti. Certo c anzi che un Fig. 8 — Collezione Errerà n. ny - Stoffa veneziana del sec. xv
raffronto fra un quadro e una stoffa
offre talvolta il modo migliore per stabilire il dies ante quem, il termine non oltre il quale
il disegno della stoffa dev’essere fissato.
Nelle opere poi de’ pittori veneziani, che fedelmente copiarono i sontuosi costumi che
essi vedevano, abbiamo una serie di documenti preziosi per la storia delle arti industriali
di Venezia, e questi riscontri diventano per lo storico un elemento prezioso.
Di un’altra bella stoffa italiana del Cinquecento abbiamo dato, insieme con quella
della pianeta accennata, la riproduzione ( fig. 9); è un ricco, elegante drappo aureo con deco-
Les arts industriels à Venire, pag. 150-151.
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In ogni tempo Venezia, dall’austerità degli uomini che la governavano, è stata assog-
gettata a tante leggi suntuarie, quante mai ne subì forse al mondo popolo alcuno; eppure il
lusso delle stoffe e degli arredi non raggiunse in alcun’altra parte d’Italia sontuosità maggiore,
e non v’è città dove la fantasia femminile abbia avuto più libero corso e trionfo più completo.
Le leggi fiorivano abbondanti, ma non davano frutto; ed è fortuna per l’arte che esse non
atterrissero le belle dame veneziane, che i pittori ci rappresentano ne’ ritratti così splendi-
damente ornate ; come ammantati in
pianete e dalmatiche ricchissime ci
rappresentano i santi nelle pale d’al-
tare.
Forse gli scrupolosi, i tementi
della legge e della vita futura do-
navano alle chiese le preziose stoffe
che li avevano abbigliati. Un caso
di questo genere ci riferisce appunto
l’Urbani de Gheltof.1 E forse ornò
dapprima le spalle d’una bella vene-
ziana la ricca pianeta di velluto rosso
con ornamenti rilevati in oro della
collezione Errerà (fig. 8); splendida
opera ispirata a motivi asiatici e ri-
feribile alla fine del XV secolo, dove
la croce è, senza dubbio, un’aggiunta
posteriore.
In una fredda e gentile compo-
sizione di Cima da Conegliano, il To-
biolo dell’Accademia di Venezia, la
pianeta che veste il San Nicola da
Bari è dello stesso stile della nostra
pianeta. Di questi riscontri con pit-
ture la signora Errerà, come già ac-
cennammo, ci dà esempi frequenti,
e noi non abbiamo bisogno d’insi-
stere sulla importanza di queste os-
servazioni che valgono soprattutto
ad illustrare le opere d’arte per un
lato, al quale poca attenzione, e a
torto, si è data finora, e che possono
servire anche di mezzo, per quanto
incerto, a determinare 1’ origine c
l’età dei tessuti. Certo c anzi che un Fig. 8 — Collezione Errerà n. ny - Stoffa veneziana del sec. xv
raffronto fra un quadro e una stoffa
offre talvolta il modo migliore per stabilire il dies ante quem, il termine non oltre il quale
il disegno della stoffa dev’essere fissato.
Nelle opere poi de’ pittori veneziani, che fedelmente copiarono i sontuosi costumi che
essi vedevano, abbiamo una serie di documenti preziosi per la storia delle arti industriali
di Venezia, e questi riscontri diventano per lo storico un elemento prezioso.
Di un’altra bella stoffa italiana del Cinquecento abbiamo dato, insieme con quella
della pianeta accennata, la riproduzione ( fig. 9); è un ricco, elegante drappo aureo con deco-
Les arts industriels à Venire, pag. 150-151.