Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

DOI issue:
Fasc. 5
DOI article:
Jubaru, Florian: La decorazione bacchica del mausoleo cristiano di Santa Costanza
DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0516
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
LA DECORAZIONE BACCHICA DEL MAUSOLEO DI SANTA COSTANZA 461

nella volta anulare. Alcuni dei compartimenti di questi musaici sono ornati di intrecciature
e riempiti degli stessi motivi ornamentali; animali, uccelli, teste di fanciulli, figurine drap-
peggiate alla greca, genietti danzanti e portanti patere, Amore e Psiche, le tre 'LloyJ. o sta-
gioni greche con i loro attributi, fiori, covoni e frutti; una danzatrice seminuda par bene
una baccante, e si rivede il fanciullo con la coppa in mano, che s’appresta a una libazione.
Ma sono i compartimenti formanti un soggetto d’insieme e di cui i primi non sono che
accessorii, che presentano un carattere bacchico più spiccato. Gli scompartimenti delle due
grandi arcate laterali son decorate di scene di vendemmia e del mosto, gli altri son coperti
da una giuncata di rami, dove tra i fiori, i frutti e gli uccelli, si vedono tutte le sorta di

Musaico della cupola di Santa Costanza. (Dai Vetera Monumenta del Ciampini 1699)

vasi che servivano a mescolare, versare e bere il vino. Il predominio dell’elemento bacchico
è così netto che alcuni autori han preso come personificazioni della vendemmia, o per Bacco
dio del vino e Como dio del banchetto, i due busti figurati a grandezza naturale nel centro
di questi musaici.

Quale difficoltà c’è allora ad ammettere che il musaico oggi scomparso, che decorava
la calotta della cupola centrale, sia stato in rapporto col carattere dell’ornamentazione del
pavimento e della volta anulare?

Che sia così ce lo mostra la più antica incisione di quel musaico, fatta per i Vetera
Monumenta del Ciampini nel 1699, da un disegno comunicatogli da Sante Bartoli, e che
comprendeva quasi la metà dell’opera. L’insieme del musaico, è stato inciso più tardi, con
qualche lacuna, in appendice alle Picturue antiquae di P. Sante Bartoli nell’edizione del
 
Annotationen