DOI issue:
Fasc. 3
DOI article:Muñoz, Antonio: L' arte bizantina all'esposizione di Grottaferrata
DOI Page / Citation link: https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0208
L'ARTE BIZANTINA ALL'ESPOSIZIONE DI GROTTAFERRATA
Frammento di tessuto proveniente dall’Egitto. Roma, Museo Cristiano Vaticano
al mezzogiorno d’Italia crediamo doversi attribuire una tavoletta dipinta, in cui sono infisse
molte paste vitree e che pure appartiene al Museo Vaticano. Una figura centrale che sembra
un evangelista, coi capelli arricciati ricorda molto le icone di steatite dei conventi dell’Athos
e dell’oriente in genere, e quelle forme d’arte certamente dovettero esser comuni ai monaci
greci delle Calabrie e delle Puglie.
Nessuno storico dell’arte medioevale nell Italia del sud, neanche il diligentissimo Ber-
teaux, innanzi alle rovine dei conventi greci che ancora oggi con gli avanzi delle pitture
Le collezioni del V aticano e del Museo civico di Bologna hanno permesso di racco-
gliere una vetrina di avorii, tutti però già ben noti agli studiosi; ancora da esaminare sono
le steatiti appartenenti al Museo cristiano, alcune delle quali di non comune valore. Una di
esse, di color verde chiaro, rappresenta San Teodoro Stratilate, in piedi appoggiato al
suo scudo, nella forma usata anche per figurare San Giorgio; i caratteri della iscrizione
g'reca che porta il nome del santo sembrano appartenere all’Italia meridionale. Così pure
Frammento di tessuto proveniente dall’Egitto. Roma, Museo Cristiano Vaticano
al mezzogiorno d’Italia crediamo doversi attribuire una tavoletta dipinta, in cui sono infisse
molte paste vitree e che pure appartiene al Museo Vaticano. Una figura centrale che sembra
un evangelista, coi capelli arricciati ricorda molto le icone di steatite dei conventi dell’Athos
e dell’oriente in genere, e quelle forme d’arte certamente dovettero esser comuni ai monaci
greci delle Calabrie e delle Puglie.
Nessuno storico dell’arte medioevale nell Italia del sud, neanche il diligentissimo Ber-
teaux, innanzi alle rovine dei conventi greci che ancora oggi con gli avanzi delle pitture
Le collezioni del V aticano e del Museo civico di Bologna hanno permesso di racco-
gliere una vetrina di avorii, tutti però già ben noti agli studiosi; ancora da esaminare sono
le steatiti appartenenti al Museo cristiano, alcune delle quali di non comune valore. Una di
esse, di color verde chiaro, rappresenta San Teodoro Stratilate, in piedi appoggiato al
suo scudo, nella forma usata anche per figurare San Giorgio; i caratteri della iscrizione
g'reca che porta il nome del santo sembrano appartenere all’Italia meridionale. Così pure