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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0449
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396

BIBLIOGRAFIA

BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO.

Storia dell’arte in generale. Opere di consu!ta-
zione e divulgazione. Topografia artistica ge-
nerale. Relazioni tra la storia dell’arte e le
altre scienze. Questioni e studi generali di tec-
nica, di estetica, di iconografia.

333. Geoffroy (Gustave), La Hollande (Amster-
dam, Alkmaar, Haarlem, Leyde, La Haye, Rotterdam,
Dordrecht, Utrecht). 57 illustrations hors texte et
123 illustrations dans le texte. — Paris, Nilson, 1905,
S°, pag. iv, 160. [Les Muse'es d’Europe],

In una corsa attraverso le città ed i musei dell’Olanda
l’A. delinea le qualità generali e i pregi singolari dei mag-
giori artisti e dei prodotti artistici di quella nazione. Siccome
l’illustrazione è copiosa, il testo è brevissimo, e del resto ade.i-
guato al carattere del libro, che può dirsi, con l’A., «le récit
d’une visite». E di quei libri che, piuttosto che d’istruire,
hanno l’intento di allettare la gente colta alla conoscenza
delle opere d’arte; e a tale intento mirano, e spesso riescono,
con una sapiente eleganza di stile, di riproduzioni, di qualità
tipografiche. Se abbiano risultati giovevoli, sarà da accertare;
nel fatto trovano gradimento, e sono un prodotto naturale
della odierna corrente degli studi

334. Gerola (Giuseppe), L’arte veneta a Creta.
(Atti del Congr. hit. di scienze stor., v. VII, pag. 117-
135, fìg. ; Roma 1905).

L’A., già noto per gli studi fatti direttamente sui monu-
menti veneziani di quell’ isola, dà qui alcuni cenni dell’ im-
portanza e delle condizionifdei miseri avanzi odierni, che
pur attirano l’attenzione dello studioso per la particolarità
della loro arte e per il predominante interesse storico. Ri-
corda infatti come l’arte importatavi dai veneziani subì gli
influssi locali ed acquistò una sua speciale fisionomia, for-
mata appunto di elementi italiani, reminiscenze dell’antichità
classica e tradizioni bizantine; soltanto la pittura fu esclusi-
vamente bizantina.

335. Guareschi (Icilio), Osservazioni sul «de arte
illuminandi •> e sul Manoscritto Bolognese (Segreti per
colori). (Atti della R. Accad. d. scienze di Torino,
v. XL, pag. 663 690; 1905).

Tratta del codice della Biblioteca nazionale di Napoli,
già pubblicato da D. Salazaro col titolo L’arte della minia-
tura nel secolo XIV, Napoli 1877, e P°i hai l.ecoy de la
Marche, L’art d'enluminer, Paris 1887. Il G. adduce di-
verse osservazioni tecniche su l’origine e la natura di alcune
materie coloranti, e vuol concludere che il manoscritto non
è, come dichiarano gli altri, del secolo xiv, bensì del xvi,
non anteriore, ma posteriore al Cennini [Ma la paleogra-
fia rende possibile una tale diversità di opinioni?]. Uà poi
un cenno del manoscritto bolognese, pubblicato come ine-
dito da O. Guerrini e C. Ricci col titolo II libro dei colori,
Bologna 1887, rilevando come invece era già stato pubbli-

cato da Mrs. Merrifield, Originai treatises... on thè Art of
Painting..., London 1849, rJperai come mostra il G., assai
meritoria e troppo poco conosciuta per la sua importanza.

336. Histoire de l’art depuis les premiers temps
chrétiens jusqu’à nos jours, publiée sous la direction
de André Michel. Tome I: Des débuts de l’art chré-
tien à la fin de la periode romane (Première partie).

— Paris, Colin, 1905, 8° gr., pag. iv, 440, fig. 207
e tav. 5.

L’opera è composta con la cooperazione separata di
diversi autori, aventi speciale competenza nei singoli pe-
riodi storici. Questo primo volume comprende L’art pré-
roman con i seguenti studi: « Les commencements de l’art
chrétien en occident, A. Peraté. — L’architecture romaine en
occident avant Vepoque romane, C. Enlart. — L'art byzantin,
G. Millet. — La peintitre en Occident du Ve au Xe siede
en dehors de l’Italie, P. Leprieur. — La peintur e dans ! Italie
meridionale du Ve au Xe siede; La sculpture en Italie du
VIe au Xe siede, E. Bertaux. — Les influences orientales,
Marquet de Vasselot. — L’art de Vepoque barbare, E. Mo-
linier ».

337. Previati (Gaetano), La tecnica delta pittura.

— Torino, Bocca, 1905, 8°, pag. 304.

L’A. è già noto come artista, ammirato e discusso per
le singolarità della sua tecnica, e per la sua sollecitudine
dei problemi ad essa relativi; il libro dunque non ha nulla
di comune con i trattatelli più o meno elementari: è, nel
vero senso, uno studio, storico non meno che tecnico, esposto,
s’intende, con ordine sistematico. Il libro è distinto in due
parti principali : la prima studia i processi ed i materiali pit-
torici, la seconda si occupa del criterio tecnico e del restauro;
l’una e l’altra sono importanti per gli studiosi, per un com-
plesso di cognizioni che alla generalità di essi fanno difetto.

338. Pullé (Francesco), Riflessi indiani nell'arte
romanica. (Atti del Congr. int. di se. st., v. VII, p. 57-
116, fig.; Roma 1905).

Osservazioni analitiche su molti monumenti d’arte indiani
per mostrare : la persistenza di relazioni fra l’India e il
mondo greco-romano lungo un corso di secoli che dai tempi
di Alessandro scende fino alla età di mezzo; i notevoli in-
flussi che gli elementi dell’arte dell’una civiltà hanno eser-
citato vicendevolmente su quelli dell’altra; la necessità di
rintracciare e analizzare per entro ai monumenti dell’ India
occidentale alcuni di quegli elementi che contribuirono alla
evoluzione dell’arte classica all’arte bizantina; l’opportunità
quindi di tenerli in conto dello studio delle origini della
nuova arte romanica.

339. Venturi (Adolfo), La storia dell’arte ita-
liana: discorso letto per la solenne inaugurazione del-
l’anno scolastico 1904 905 nella R. Università di Roma

Roma, Audisio, 1905, 8”, pag 24.
 
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