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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 6
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Corrieri
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0513
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CORRIERI

45ò

sotto le quali stanno collocati diversi santi ed apostoli,
mentre sulla parte posteriore, precisamente nel centro
del dorso, sono istoriate tre composizioni: VAnnun-
ciazione, V Adorazione dei Magi e l’Incoronazione.

A destra e a sinistra dei tabernacoli racchiudenti l’In-
coronazióne vi sono due pappagalli fronteggiantisi, mo-
tivo decorativo molto prediletto a quell’epoca ^orne si
può vedere in diversi esemplari della Mostra. Di grande
attrattiva sono gli angeli con stelle nel grembo, se-

maschi portano la barba soltanto intorno alla bocca,
mentre come al solito nel lavoro inglese, il labbro
superiore raso’; i capelli sono lavorati talvolta in modo
convenzionale a strisce verdi e gialle, talvolta, come
nelle teste dei vecchi e degli angeli, in maniera piut-
tosto naturale con fine e delicato sentimento. Si può
affermare, insomma, che il piviale porta ovunque l’im-
pronta dell’arte e della fattura inglese.

Alla stessa categoria, come il piviale di Colonel

Fig. 5 — Dettaglio del piviale Butler-Bowdon
Sant’ Odoardo

duti negli interstizi fra le arcate. Gli aurifrigi, il cui
gran merito appena si scorge nella riproduzione, sono
assai notevoli per la sicurezza del disegno, per l’espres-
sione vivissima delle figure, e per le deliziose tinte
delle carnagioni, del drappeggiamento e dell’archi-
tettura.

Quell’opera magistrale ci offre l’occasione di stu-
diare tutte le caratteristiche che dai più distinti critici
vengono ritenute prettamente inglesi. Oltre a quei
già noti, sono da rilevare, per esempio : le colonne
che sostengono le arcate formate dai tronchi intrec-
ciati di quercia con capitelli a teste di leoni con lin-
gua pendente1 e il tipo del Cristo e delle altre figure,
di fronte alta con il disegno distintivo degli occhi ; i

1 Alcune di quelle teste conservano ancora il ricamo in perle
che in origine adornava il piviale.

Butler-Bowdon, appartiene anche il piviale di Bologna,
opera meravigliosa dell’arte inglese, da molti ritenuto
il nec phcs ultra di opus anglicammi, ed i vestiari di
Toledo, di Vich, di Pienza, di San Giovanni in Lute-
rano, ecc.

Nel terzo gruppo, da ascrivere pure alla prima metà
del secolo xiv, sono da classificarsi quei vestiari nei
quali il campo è tutto decorato di ramoscelli fronzuti
racchiudenti le composizioni figurate. Il più bell’esem-
pio forse che esista di quel genere è lo squisito ricamo
di Steeple Aston (vetr. O e U), nel quale il campo è
diviso da ramoscelli curvi ed intrecciati di quercia e
di edera a fil d’oro, uniti da grottesche con fronde.
Formava in origine il centro di un piviale e più tardi
fu ridotto ad uso di pala d’altare.

Nel centro vi è rappresentato Cristo che porta la
croce con due manigoldi, la Crocifissione e Vincono-
 
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