SICILIA IGNOTA
volte pretore di Palermo, il quale lasciò grande rinomanza di sè come uno dei più insigni
patrizi siciliani del secolo xv.
La figura, eseguita molto accuratamente, è volta di profilo, verso destra, e porta un largo
tocco sul capo, alla stessa guisa del pregevole busto di casa Raffadale, già Speciale, in
Palermo, a cui, del resto, è assai somigliante, se si toglie qualche lieve differenza di età
Militello, Fontana detta la bella Zizza
del personaggio rappresentato. Anche qui è incisa la seguente iscrizione di poche righe,
ma in sè molto laudativa:
PETRVS SPECIALIS
AEQVESAVRATVS ALCA
MI CALATAFIMIQ. DNS
Però non è da mettersi in dubbio che tanto l’uno che l’altro lavoro provengano dalla
stessa mano, la quale sembra molto probabilmente quella di Francesco Laurana, come è dato
desumere da recenti studi. Resta solo a stabilire in qual modo sia pervenuto tal busto al
monastero ; ma, quantunque manchi una qualsiasi testimonianza storica, si potrà di leggieri
comprenderne la destinazione, pensando al fatto che la vedova di Blasco Barresi e la di lei
figlia, sorella l’una e nipote l’altra di Pietro Speciale, si rinchiusero in quel monastero,
volte pretore di Palermo, il quale lasciò grande rinomanza di sè come uno dei più insigni
patrizi siciliani del secolo xv.
La figura, eseguita molto accuratamente, è volta di profilo, verso destra, e porta un largo
tocco sul capo, alla stessa guisa del pregevole busto di casa Raffadale, già Speciale, in
Palermo, a cui, del resto, è assai somigliante, se si toglie qualche lieve differenza di età
Militello, Fontana detta la bella Zizza
del personaggio rappresentato. Anche qui è incisa la seguente iscrizione di poche righe,
ma in sè molto laudativa:
PETRVS SPECIALIS
AEQVESAVRATVS ALCA
MI CALATAFIMIQ. DNS
Però non è da mettersi in dubbio che tanto l’uno che l’altro lavoro provengano dalla
stessa mano, la quale sembra molto probabilmente quella di Francesco Laurana, come è dato
desumere da recenti studi. Resta solo a stabilire in qual modo sia pervenuto tal busto al
monastero ; ma, quantunque manchi una qualsiasi testimonianza storica, si potrà di leggieri
comprenderne la destinazione, pensando al fatto che la vedova di Blasco Barresi e la di lei
figlia, sorella l’una e nipote l’altra di Pietro Speciale, si rinchiusero in quel monastero,