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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0117
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BIBLIOGRAFÌA

79

attribuisce VAnnunciazione della collezione Barberini a uno
scolaro di Sandro, la Derelitta della collezione Pallavicini a
un pittore del secolo xix (!)

42. Rolland (Romain), Michel-Ange. [Les maitres
de l’arl]. Paris, Librairie de l’art ancien et moderne,

1905.

E l’opera questa di un poeta e non di un critico : ed è
opera che si legge con interesse e piacere vivissimi, tanto
è schietto e fervido l’entusiasmo del biografo per il suo per-
sonaggio. Malgrado molte lacune e imperfezioni di dettaglio,
e malgrado qualche sforzo eccessivo d’immaginazione, questa
può considerarsi come una sintesi felice della vita di Mi-
chelangelo; ma è sintesi che ha un valore puramente let-
terario.

43. Se atassa (Ercole), Giovanni Francesco da Ri-
mini. (Rass. bibl. dell'arte Hai., a. Vili, pag. 137-
140; Ascoli Piceno, 1905).

Documenti inediti, dai quali si apprende che il maestro
ebbe il cognome Grassi e che ebbe un figliuolo, di nome
Francesco, parimenti pittore.

44. Varenne (Gaston), Sandro Botticelli et les
differents aspeets de son oeuvre. (li Art, t. LXIV,
Pag. 525-543; Paris, 1905).

Sintesi acuta e limpidissima degli aspetti e delle tendenze
diverse dell’arte di Sandro, considerata però nello spirito
piuttosto che nella tecnica.

La storia dell’arte nella vita odierna: istituzioni

artistiche, insegnamento, legislazione, tutela

dei monumenti, scavi e restauri, esposizioni e

collezioni; bibliografia artistica.

45. Alexandre (Arsene), La collection E. Cronier.

(Les Aris, n. 47; Paris, novembre 1905).

La collezione, chiusa agli studiosi prima della morte di
Ernesto Cronier, rivela i suoi tesori ora soltanto che viene
purtroppo venduta e dispersa. In essa sono splendidamente
rappresentati i pittori francesi del secolo xvm (sopra tutto
il Fragonard, il La Tour, il Chardin, ecc.), e quelli della
prima metà del secolo successivo (sopra tutto i paesisti come
il Corot, il Diaz, il Dupré, il Rousseau, ecc.). E rappresen-
tata anche da opere di primissimo ordine l’arte industriale
francese del secolo XVIII.

46. Bernardini (Giorgio), I dipinti di scuola ita-
liana nel Museo nazionale del Louvre. (Rivista d'Italia,
a. Vili, pag. 994-1043; Roma, 1905).

47. Bou/er (Raymond), La collection Cronier.
(.Rev. de Vart anc. et mod., t. XVIII, pag. 343-353Ì
Paris, 1905).

48. Jeffrey. Parsons (Arthur), Catalog of thè
Gardiner Greene Hubbard collection of Engravings.—
.Washington, Government Printing Office, 1905.

Questa raccolta di circa 3000 stampe entrò, per dona-
zione del defunto Hubbard, fin dal 1898, a far parte del
fondo di stampe che già possedeva la Library of Congress
notevolmente accrescendola. Il collezionista la raccolse per
lunghi anni con amore e con saggio eclettismo, volendo aver
presenti tutte le scuole e in tutto il loro cammino, ma pre-
ferì le stampe di Rembrandt e di Diirer e, per il soggetto,
le iconografiche, sopratutto le napoleoniche. Tra le italiane,
scarse a dir vero, inserì pure pezzi importanti, come sedici
carte da giuoco di anonimo quattrocentista, un numero della
serie del Dante fiorentino del 1481, un altro della serie dei
Profeti dati al Baldini, un niello di Matteo Dei, eppoi cose
del Mantegna, di Ugo da Carpi, del Robetta, del Raimondi,
del Bonasone, ecc., fino ai recentissimi.

Il catalogo, redatto con somma cura, termina con un in-
dice degli incisori, per scuole, un altro degli artisti, alfabe-
tico, un terzo iconografico, e infine con una bibliografia co-
piosa, alla quale non può aggiungersi che il posteriore libro
del Kristeller.

49. Mason-Perkins (F.), Pitture italiane nella col-
lezione Johnson a Filadeljìa. (Rassegna d'arte, a. V,
pag. 129-135; Milano, 1905).

Cenni sulle pitture della collezione che appartengono a
maestri dellTtalia settentrionale. Sono rappresentati, fra altri,
Bartolomeo Vivarini, Carlo Crivelli, Antonello da Messina,
il Carpaccio, il Basaiti, Sebastiano del Piombo, Paris Bor-
done, Jacopo Tintoretto, G. B. Tiepolo, il Guardi, il Moretto,
G. B. Moroni, Andrea Solario, Antonio Solario, ecc. La col-
lezione appare, in complesso, notevolissima; benché alcune
attribuzioni (quelle, per esempio, ad Antonello) siano, a giu-
dicare dalle riproduzioni, più che dubbie.

50. Nicolle (Marcel), Les récentes acquisitions du
Musée du Louvre. (Rev. de Vart anc. et mod., t. XVIII,
pag. 185-194; Paris, 1905).

Esame rapido dei principali acquisti di quadri italiani. Fra
altre, sono ricordate opere di Piero di Cosimo, Agnolo Bron-
zino, Giovanni Bellini, Vincenzo Catena, Paris Bordone, Bo-
nifacio, Tiepolo, ecc.

51. Rubbiani (Alfonso), La facciata della € Santa-»
in Bologna. (Rassegna d'arte, a. V, pag. 153-155; Mi-
lano, 1905).

Rende conto del restauro della facciata della chiesa del
Corpus Domini; restauro compiuto in modo felicissimo, sotto
la direzione dell’Azzolini.

52. Salazar (Lorenzo), Dipinti attribuiti ad ar-
tisti napoletani nella Galleria nazionale di Dublino.
(.Napoli nobilissima, voi. XIV, pag. 153-156; Napoli,

1905).

Brevi cenni che si riferiscono quasi esclusivamente a pit-
ture del secolo xvii. Fra queste un San Procopio, firmato,
del Ribera, un Battesimo di Cristo di Salvator Rosa, un ri-
tratto del Guercino, pure attribuito al Rosa, ecc.
 
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