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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 2
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Bernardini, Giorgio: La quadreria Sandor Lederer a Buda-Pest
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0140
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LA QUADRERIA SANDOR LEDERER A BUDA-PEST

IOI

Il primo è di grandi proporzioni, e a prima vista ci si rivela per opera eseguita nella
maniera di Bonifacio Pitati. I tipi, gli atteggiamenti delle figure, la composizione, il colore
rosso svanito, certe forme delle guancie alquanto tondeggianti, lo attestano indubbiamente:
ma la carnagione in questo quadro diviene troppo flaccida, i lineamenti sono deboli e il
modellato gretto; le pieghe dei panni, in specie nelle vestimenta della Madonna e della figura
muliebre che le sta dietro, ci appaiono grossolane e in parte anche rifatte; e credo quindi

Fig. 4 — Girolamo da Santa Croce : Sposalizio di Santa Caterina

che l’attribuzione che ne fa il proprietario alla bottega del Maestro sia giusta. È insomma
uno di quei lavori secondari, eseguiti senza il suo concorso diretto.

L’altro dipinto porta la firma Rochus Marchonibus p. in lettere d’oro. A quest’opera non
si può rifiutare la paternità che le è assegnata: in essa le figure sono al naturale; ma mo-
strano non pochi danni e restauri che ne alterarono le primitive sembianze, sicché poco se
ne può dire: proviene dalla Galleria Klinkosch. Il Maestro si compiacque spesso di eseguire
questo soggetto, che molte volte riprodusse con varianti anche sostanziali. Ve ne sono esem-
plari a Stoccolma, a Pietroburgo, nella Galleria Nazionale a Roma (in cui spicca la nota
acuta del bel rosso rubino abituale al Maestro), nel Palazzo Reale a Venezia, che pare più
antico degli altri. Quello esposto nella Galleria dell’Accademia di questa città è ritenuto
semplicemente una copia.

* * *

Dallo Stato veneto passiamo ora alle altre regioni dell’alta Italia, delle quali pure tro-
veremo qualche dipinto in questa collezione.
 
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