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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 3
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Ciaccio, Lisetta: Scoltura romana del Rinascimento, [1]: primo period (sino al pontificato di Pio II)
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0224
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184

LISETTA CI ACCIO

educato rigorosamente alla scuola del maestro. Nè pare che quello fosse il solo scolaro del
nostro anonimo scultore.

Nelle Cfrotte vaticane si conserva un rilievo (n. 204), già esistente nella cappella di
San Biagio dell’antica basilica di San Pietro ; il quale rivela sensibilmente l’influenza del
nostro maestro delle Virtù (fig. 13).1 II rilievo rappresenta la Vergine col Bambino, seduta
fra i santi Pietro e Paolo ed adorata da una corona di sei angioletti librati nell’aria, musicanti,
e dalle piccole figurette inginocchiate di un cardinale e di un papa, che con tutta probabi
lità vogliono essere il Cardinal legato Giovanni Caetani Orsini2 (f 1335), ! al quale era dovuta
la dotazione della cappella di San Biagio, 4 ed il papa a lui contemporaneo Giovanni XNII
(t 1334) 1 5 ma esso non è certo opera del tempo della dotazione della cappella, bensì della
seconda metà del secolo XV. Vi notiamo conformi all’arte del nostro maestro il tipo del
volto della Vergine, l’acconciatura dei capelli, il sistema del panneggio a minute e fitte
pieghe continuate e con la doppia piega triangolare alla scollatura, le cinture fatte di
stoffa attorcigliata. Ma nell’insieme il rilievo rivela uno spirito d’arte più progredita, più
tarda. Tutte le forme vi sono meno rigide e semplici, più animate; l’imitazione diretta del-
l’antico, così sensibile nelle sculture del maestro delle Virtù, qui è quasi scomparsa; co-
sicché non mi sembrerebbe assolutamente il caso di attribuire il rilievo al maestro stesso.

In ogni modo la formazione di un tale scolaro di forme sì corrette e non scevro di
una certa eleganza e grazia (ad esempio, nel volto della Vergine, del Bambino e di alcuno
degli angioletti) è un merito non trascurabile pel nostro scultore, che ci si rivela così non
soltanto artefice di notevole attività, ma anche buon maestro.

{Continua). LlSETTA GIACCIO.

1 Dufresne, Les cryptes vaticaines, Roma, 1902,
pag. 107.

2 Torrigio, Le sacre grotte vaticane, Roma, 1639,

pag.T393*

3 Dionisi, Sacrarum Vaticanae Basilicae cryptarum
monumenta, Roma, 1773, pag. 179.

4 Dionisi, op. cit., 2“ ediz., Roma, 1828, pag. 179.

s II Dionisi, loc. cit., lo suppone Nicolò III, evi-
dentemente perchè questo papa fu della famiglia Or-
sini: ma egli pontificò molto tempo prima della dota-
zione della cappella e non vedrei la ragione d’introdurlo
qui in unione col cardinale Orsini dotatore del sacello
di San Biagio.
 
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