Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

DOI Heft:
Fasc.4
DOI Artikel:
Colasanti, Arduino: Note sull'antica pittura fabrianese: Allegretto Nuzi e Francescuccio di Cecco Ghissi
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0306
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
NOTE SULL'ANTICA PITTURA FABRIANESE

265

In questa oscurità passano come
ombre i nomi di Tio di Francesco e
diBocco, che ci furono tramandati come
quelli dei più antichi pittori fioriti in
Fabriano. Del primo non abbiamo che
una laconica notizia data dal Colucci 1
e raccolta da altri; del secondo sono
andati perduti tutti i lavori ricordati
dal Lanzi e da Amico Ricci,1 2 ad ec-
cezione dei cinque affreschi trasportati
su tela dall’antico refettorio del con-
vento degli Agostiniani in Fabriano.

Se questi dipinti, i quali mostrano i ca-
ratteri della pittura romanica del du-
gento elaborati da una incolta fantasia
di artista paesano, sono effettivamente
di Bocco, converrà togliere a quel pit-
tore l’altro affresco, alquanto posteriore
— conservato nella Pinacoteca fabria-
nese e pur esso proveniente dal convento
degli Agostiniani — rappresentante un
gruppo di frati inginocchiati, affresco
eseguito da un ignoto seguace dei più
rozzi fra i maestri che nella chiesa su-
periore di Assisi collaborarono alla rap-
presentazione delle storie di San Fran-
cesco.

Comunque, tutte queste opere ser-
vono a indicarci quale, negli ultimi anni
del secolo decimoterzo e nella prima
metà del decimoquarto, fosse lo stato
della pittura fabrianese, ondeggiante
ancora fra le tradizioni bizantineggianti
e le correnti che irradiavano da Assisi,
asservita alle predilezioni di artisti rozzi
e ignoranti, prima che in Tolentino, nel
Cappellone annesso alla chiesa di San
Nicola, un ignoto seguace di Giotto se- Allegretto Nuzi : La Madonna, San Bartolomeo

gnasse l’impronta del suo genio e Al- e Santa Caterina. Berlino, Museo

legretto Nuzi e Francescuccio di Cecco

Ghissi ripetessero sinceramente, nelle loro tavole devote', le idealità religiose della mite gente
marchigiana.

Delle vicende della vita di Allegretto Nuzi pochissimo sappiamo di veramente certo,
all’infuori del testamento, dettato il 26 settembre 1373 a Diotisalvi di Bonaventura notaio
fabrianese.3 Meno sicura è, infatti, la data della morte del pittore (1385) citata nei manoscritti del
De Vecchi e del Lori.4 Quanto alla notizia della sua iscrizione nei ruoli della Compagnia di

1 Colucci, Antichità picene, XXV, 183.

2 A. Ricci, Memorie storiche delle arti e degli ar-
tisti della Marca d’Ancona, Macerata, 1834, I, 86-87.

3 A. Anselmi, Testamento del pittore Allegretto

Nuzi da Fabriano, in Archivio storico dell'arte, 1893,

pag. 129.

4 È vero che, fino a prova contraria, non si ha mo-
tivo di ripudiare assolutamente questa data. Ma il fatto
die Allegretto Nuzi fece il suo testamento nel 1373
e che l’ultima delle sue opere firmate porta la data

L’Arte. IX, 34.
 
Annotationen