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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc.4
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Colasanti, Arduino: Note sull'antica pittura fabrianese: Allegretto Nuzi e Francescuccio di Cecco Ghissi
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0307
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206

ARDUINO CO LASAN TI

San Luca in Firenze, pubblicata dal canonico Moreni 1 e raccolta da Amico Ricci2 e da
tutti gli altri storici della pittura marchigiana, essa fu ora recisamente revocata in dubbio,!
mentre nessun documento è venuto finora a confermare la notizia di un problematico viaggio
che sarebbe stato compiuto da Allegretto a Venezia.4

Muovendo dall’esame stilistico della tavola rappresentante la Vergine col Bambino fra
i SS. Or sola e Michele Arcangelo, ! che dall’ospizio dei Camaldolesi di Roma passò nel
Museo cristiano vaticano, il Suida, dichiara di non trovare affinità fra questo dipinto e l’altro
conservato nel Museo di Berlino, pur esso firmato col nome del Nuzi.6 Mentre quest’ultimo
quadro presenta, secondo il Suida, tutti i caratteri della pittura umbra, il trittico del Vati-
cano mostra l’impronta della scuola pittorica fiorentina e le abitudini di un maestro aggi-
rantesi nell’orbita dell’arte di Andrea Orcagna.

Da queste premesse il Suida è indotto a immaginare l’esistenza contemporanea di due
pittori, i quali ebbero identico il nome e il patronimico : uno di essi, nato in Fabriano,
quando sottoscrisse le sue opere non omise mai l’indicazione della patria, l’altro, fiorentino,
firmò col solo nome e cognome la tavola del Museo Cristiano. Costui sarebbe il maestro
inscritto nel 1346 nel libro dell’arte dei pittori fiorentini e la sua mano si manifesterebbe
per lo meno in altre sette opere, non firmate, esistenti tuttora a Firenze e a Fiesole.7

Il fatto della contemporanea esistenza di due pittori aventi lo stesso nome e il mede-
simo patronimico, per quanto poco comune, non si può escludere e trova qualche esempio
nella storia dell’arte; nel caso speciale però è da osservare che la coincidenza sarebbe tanto
meno probabile, quanto maggiore è la rarità dei nomi di Allegretto e di Nuzio.8 Ma la diffi-
coltà più grande ad ammettere l’ipotesi del Suida noi la troviamo da una parte nella diversità
stilistica dei dipinti ravvicinati dallo scrittore tedesco, dall’altra nell’affinità delle forme che,
a malgrado di una prima esitazione cagionata dallo stato di deperimento in cui si trova il
trittico del Vaticano,9 scorgiamo fra quest’opera d’arte e le altre che Allegretto Nuzi segnò
non solo col proprio nome, ma con l’indicazione della patria.

Questa affinità si manifesta anzitutto nei tipi, dall’espressione mite e gentile, dall’aria
timida e modesta, che Allegretto predilesse e ripetè con grande costanza e uniformità nelle
sue tavole, dipingendoli pacatamente, con quel suo colorito gaio e ben fuso. Questi modelli

del 1372, non si può trascurare del tutto. Esso, invero,
è tale da generare per lo meno il sospetto che Alle-
gretto sia morto prima dell’anno indicato dal De Vecchi
e dal Lori.

1 Moreni, Illustraz. storico-critica di una rarissima
medaglia rappres. Bindo Altoviti, Firenze, 1824, 225.

2 Loc. cit.

* W. Suida, Florentinische Maler nm die Mitte des
XIV Jahruhnderts, Strassburg, Heitz, 1905, 43 e segg.

4 Ne parla il Lori nel manoscritto citato.

5 In una sola linea, sulla predella del trono della
Vergine, è l’iscrizione: ALEGRITTVS . NUTII .
ME PINXIT . A. MCCCLXV. [Il Cavalcasene lesse
MCCCLV (op. cit. IV, 24)]. A destra e a sinistra,
in piccole proporzioni, si vedono i committenti con le
loro famiglie. Costoro guardano la Madonna e rivol-
gono all’Eterno i primi versetti del Cantico di Maalot
(Salmo CXXIII), i quali, con qualche lievissima va-
riante, si vedono così scritti in minuscola gotica entro
un bianco cartellino:

Ad, te levarti oculos meos . qui habitas incelis . Ecce sicut oculi
Serv(orum) inmanib(us) d(omi)noru(m) suo(rum) Et si cut oculiancille
Inmanibus d{omi)ne sue . ita oculi n{ost)ri ad d{omi)num n{ost)rum
Donec misereatur n{ost)ri. Miserere n(ost)ri D(èus) miserere n(ost)ri.

6 Sulla base del trono della Vergine si legge :
ALEGRICTVS . DE . FABRIANO . ME . PINXIT.

7 II Suida gli attribuisce le opere seguenti :

Firenze, Accademia: Presentazione al tempio; La

Trinità. - Sagrestia di Santa Croce : Madonna col
Bambino e Santi. - Santa Maria Maggiore: Madonna,
Angeli e Santi. - Cappella Bonsi in Badìa : La Pen-
tecoste.

Fiesole, Sant’Ansano : San Pietro e San Giovatali
Evangelista.

Roma, Museo cristiano vaticano: Madonna col Bam-
bino e Santi.

8 Lo stato degli studi relativi alla onomastica è tale
che non consente affermazioni recise. Non vogliamo
però tacere che nelle numerose liste di nomi che ab-
biamo avuta occasione di scorrere e nei documenti
che sono a nostra conoscenza, il nome di Allegretto
apparisce raramente nelle Marche e nell’Umbria, mai
in Toscana.

9 A. Colasanti, Il antica scuola pittorica fabria-
nese e Allegretto Nuzi, in Rivista marchigiana, 1906,
69 e segg.
 
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