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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc.4
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0333
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MISCELLANEA

Una croce processionale del Filarete a Bassano.

— Il 15 aprile 1449 H Consiglio comunale di Bassano
procedeva alla nomina di sei membri,1 incaricati — fra
altre incombenze riguardanti l’arcipretado della città —
di provvedere altresì una nuova croce d’argento per
la cattedrale.2 Pochi mesi dopo, in quel medesimo
anno 1449, la croce doveva già essere consegnata alla
chiesa e gelosamente riposta nel tesoro del duomo.3 * 5
Era contrassegnata collo stemma della comunità, colla
data, e col nome dell’artefice Antonio Averiino da Fi-
renze, detto — erroneamente forse — il Filarete.

Come i sei deputati abbiano disimpegnato il loro
ufficio ed in qual modo sia loro riuscito di procurarsi
un’opera d’arte tanto pregevole, noi non sappiamo.
Potrebbe anzi sorgere il dubbio che la croce non sia
stata eseguita dal Filarete appositamente per la cat-
tedrale di Santa Maria in Colle, ma che egli la te-
nesse approntata per qualche' vendita occasionale o
che magari i Bassanesi l’acquistassero di seconda mano.
Nessuna figura infatti, nessun simbolo di essa richiama
in alcun modo la chiesa o la comunità di Bassano :

1 Cioè Pier Paolo da Santa Croce, Alvise da Romano, Pietro
dell’Amico, Martino Betussi, Marco Campesan, Antonibon Novelli
e Bartolomeo Maggi, consiglieri comunali tutti quanti.

2 « Ulterius omnes suprascripti etiam habeant libertatem pro-

curando solicitandi et negociandi circa confectionem, magisterium,

argenteatum seu aureatum crucis infrascripti archipresbiteratus ... ;
et quicquid per eos vel maiorem partem eorum factum, perquiritum,
procuratum et negotiatum, firmum sit et validum, tam circa nego-
cium . .. confectionis sive magisterii crucis, quam etc, ». (Archivio
comunale di Bassano: Atti consigliavi, 1446-1463).

5 Vi figura infatti nel primo inventario completo che dopo di
allora venisse compilato, del 5 settembre 1508 : « Primo una crux
de argento, desuper deaurata, magna cum quibusdam sanctis, et
uno pomo magno ac armis comunitatis, in una capsa de picio... ».
Similmente in altro del 15 gennaio 1510. Ed in quello del 7 giu-
gno 1550 : « Et primo una croxe grande d’argento tutta, et sopra
indorada, in rilievo lo crucifixo et Santa Maria, cum le altre suo’
figure tucte in rilievo, con il suo pomo grande con due arme de
la prefata comunità de Bassano intaiade in ditto pomo, fatta
l’anno 1449, Pesa libre 6, quarti 3 a la grossa». (Archivio comu-
nale di Bassano. Arcipretato e chiese, I).

mentre l’arma cittadina che figurava ripetuta sul pomo
poteva benissimo essere stata aggiunta per la circo-
stanza.

Tuttavia, qualora si pensi come ci manchino no-
tizie dell’Averlino dall’epoca della sua disgrazia a
Roma verso la fine del 1447 % sino alle prime testimo-
nianze del suo soggiorno a Milano nel 1451, e come
d’altra parte sia necessario ammettere una dimora dello
scultore a Venezia, in rapporto ai suoi legami d’ami-
cizia con Angelo e Marino da Murano,2 non può sem-
brare troppo ardita l’ipotesi che in quell’anno 1449
il Filarete si trovasse nel Veneto, e che agevole quindi
riuscisse ai delegati bassanesi di commettere a lui
direttamente l’esecuzione della croce processionale:
croce destinata a decoro del maggior tempio di Bas-
sano, e contemporaneamente ad onesta reclame dello
sfortunato artista, che nell’iscrizione incisa sulla croce
amava anche stavolta rammentare le belle porte da
lui già eseguite per la basilica Vaticana.

Dopo di allora la croce restò sempre guardata nella
cattedrale di Bassano, ove anche presentemente si
conserva. Ma nel secolo xvii, sembrando che essa
abbisognasse di venir racconcia, il 21 aprile 1622 il
comune decretava di concorrere alle spese di restauro ;J
e poco dopo, nel luglio seguente, sborsava la sua parte

1 La lettera della Repubblica fiorentina con cui viene incari-
cato l’oratore a Roma di intercedere perchè venga revocato il
bando contro il Filarete, porta la data del 7 febbraio 1449. (Courrier
de Vart, 1883, pag. 33).

2 W. von Oettingen, Der Bildhauer Architekt Antonio Aver-
iino genannt Filarete, Leipzig, 1888, pag. 15.

3 «La croce d’argento della magnifica comunità per la sua an-
tiquità et bellezza merita esser preservata con ogni diligenza. Onde,
havendo al presente bisogno per la sua conservatione di diversi
concieri, nelli quali potranno occorere, appresso li danari che in-
tende impiegarli il reverendo monsignor arciprete, lire 20 in 30 in
circa, li magnifici signori deputati mandano parte, che con questa
occasione sia data licentia et auttorità alli signori sindici di far
quella accomodar, et così occorendo spender del pubblico esse
lire 20 in 30 in circa». (Archivio comunale di Bassano: Atti con-
sigliavi, 1618-1624).
 
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