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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 5
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0425
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MISCELLANEA

383

di Fabriano ; da suor Damassa di Vanne, abbadessa
del monastero di Santa Maria di Valdisasso sito nel
borgo del Ponte del Piano della terra di Fabriano ;
da suor Eugenia di Luca, abbadessa del monastero
di Sant’Andrea di Fabriano; da suor Tomasuccia di
Vanne, abbadessa del monastero di San Bartolo o
Bartolomeo de Carterio (?) nel distretto di Fabriano;
da Bene di Bonaventura, sindaco e procuratore del
monastero di Sant’Agnese presso porta Cervara ; da
suor Lucia di Nuzio, forse sorella di Allegretto, abba-
dessa del monastero di San Sebastiano di Fabriano,
da suor Tomasuccia di Giliolo, abbadessa del mona-
stero di San Luca di Fabriano ; da suor Clara di Tinto,
abbadessa del monastero di San Paolo di Fabriano ;
da suor Lucia di Vanne, abbadessa del monastero di
Sant’Agata nel distretto di Fabriano; da suor Agata
di Andreuccio, abbadessa del monastero di San Sal-
vatore di Fabriano; e da frate Simone di Ferro di
Ascoli, guardiano del convento di San Francesco di
Fabriano; il quale ultimo si dichiarava soddisfatto ,« de
uno floreno auri relieto prò opere diete Ecclesie per
dìctum Alegrictum in dieta suo testamento ».

Il giorno dopo, 29 settembre, lo stesso notaio, non
avendo potuto finire di stendere tutte le quietanze dei
lasciti di Allegretto, proseguiva a rogare le altre co-
minciando da quella che pure si pubblica, perchè serve
a fissare in modo indubbio il luogo di sepoltura del-
l’illustre pittore; con la quale il priore della chiesa di
San Nicolò, Nuzio di Antonio da Fabriano, accusava
ricevuta della stessa somma di un fiorino d’oro e di
dieci libre di denari di usuale e corrente moneta la-
sciata da Allegretto nel suo testamento opro cera cle-
ricis et aliis obsequiis sue sepolture », che per se stesso
aveva scelto presso la chiesa di San Nicolò: anno-
tandosi ancora che il priore di detta chiesa aveva ve-
duto quelle spese essere state fatte dai fedecommissari
« tempore obitus dicti Alegricti, .... quas ascenderunt
ad summam dìctam.. . . et ultra ». Seguono dopo
questa successivamente altre quietanze fatte come sopra
da Antonio di Nicolò da Fabriano, già inserviente
nella chiesa di San Nicolò ed ora prete, di un fio-
rino d’oro, da Antonio del fu Ciccarello da Fabriano,
sindaco della Fraternità di San Francesco a nome di
detta Fraternità di quindici soldi su venti avendone
dati cinque al vescovo di Camerino; da Buta di Gio-
vannuccio cai cerata giacente nel carcere fuori porta
Cervara detto Carcere di sorella Buta, di diciotto
libre di soldi tolto il canone di due soldi, dovuto al
vescovo di Camerino ; da fra Bartolo di Cecco da Fa-
briano, sindaco e procuratore del luogo e chiesa di
Santa Maria Nova di Fabriano di un fiorino d’oro
lasciato alla chiesa stessa ; da Atto canonico della
chiesa di San Venanzio di Fabriano, vicario del re
verendo in Cristo Padre Gioioso, vescovo di Camerino
di due soldi di moneta lasciati « prò canonica porlione »
e di un fiorino « prò male ablatis » e di sei libre e

cinque soldi per la quarta parte delle venticinque libre
lasciate dal detto Allegretto alla suora Buta di Gio-
vannuzio e di cinque soldi di moneta per la quarta
parte dei venticinque soldi lasciati alla Fraternità di
San Francesco, e per ultimo dallo stesso Atto cano-
nico di San Venanzo, sindaco di detta chiesa, di un
fiorino d’oro lasciato alla medesima chiesa, dal più
volte nominato Allegretto.

Senigallia (Villa Emilia) 12 agosto 1906.

Anselmo Anselmi.

I.

Fidecommissariatus — Alegrictj pictoris.

(28 settembre 1374).

In nomine Domini Amen. Anno Eiusdem Millesimo tre-
centesimo septuagesimo quarto, Indictione duodecima tem-
pore sanctissimi patris et Domini Domini gregorj divina pro-
videntia pape undecimi die XXVIIJ, mensis septembris.

Actum in districtu fabriani in Claustro ante hostium Ec-
clesie Monasterii Sancti Thome de Fabriano presentibus
Mattheo inorici et Nicola inorici de Fabriano testibus ad hec
adhibitis et vocatis.

Eximia (?) et Religiosa Domina soror franciscutia petri vi-
caria monasterij Sancte Thome predicto nomine et vice dicti
monasterij Ibidem coram dictis testibus et me notario habuit
et manualiter recepit a Iohanne francisci tintore de Fabriano
de quarterio cashi veteris fidecommissario Alegrictj quo7ida?n
nutij pictoris de Fabriano de dicto quarterio defuncti, ibidem
presente et fidecommissario nomine dicti Alegrictj solvente
et nomine ac vice Antonij Cicchi Aulutij (?) de fabriano fide-
commissario dicti Alegrictj in solidum cum dicto Iohanne,
prò opera Ecclesie dicti monasterij, decem solidos denario-
rum currentis et usualis monete in terra fabriani, vigore re-
lictj facti per dictum Alegrictum cuilibet monasterio domi-
narum sito prope terram fabriani ad unum miliare, de decem
solidos propter Ecclesias ipsorum monasteriorum in suo testa-
mento scripto manu manu mej deutesalvi notarij, de quibus
decem solidos dieta Vicaria nomine et vice aliarum monia-
lium capituli et conventus dicti monasterij fecit dicto Iohanni
nominibus quo supra supradictam plenam quetationem.

(Dai Rogiti di Diotesalvi di Bonaventura notaio fabria-
nese, esistenti nell’Archivio notarile di Fabriano, libro III a
ca?-te XXXIII, nuova ?tumerazione i<ps)-

II.

Quitantia Ecclesie Sancti Nicolai.

(29 settembre 1374).

« Item eodem anno (1374) Indictione et tempore die
« XXVII1J mensis Septembris Actum fabriani in Ecclesia
« Sancti Nicolai de Fabriano presentibus Clodio bonaventure
« et Anseimo tnenchi de Fabriano testibus.

« Religiosus vir dopnus nutius antonii de P'abriano prior
« Ecclesie Sancti Nicolai predicto nomine et vice diete Ec-
« clesie ibidem coram dictis testibus et me notario habuit et
« manualiter recepit a dicto Johanne fidei commissario nomine
« quo supra solvente Unum florenum auri rellictum per dictum
« Allegrictum in dicto suo testamento diete Ecclesie prò opere
« ipsius, de quo fioreno auri dictus prior fecit dicto fideicom-
« missario plenam quetationem cum pacto de ulterius non
« petendo. Et fecit quetationem dicto Johanni fideicommis-
« sario nominibus quibus supra de decem libras denariorum
« de monete quas dictus Allegrictus in dicto suo testamento
« reliquerat prò cera, clericis et aliis obsequiis sue sepolture
« quam sibi elegit apud dictam Ecclesiam, Sancti Nicolai, et
« hoc fecit quia ibidem asseruit vidisse, tempore obitus dicti
« Alegricti quo fuit sepultus, expensas factas per dictum Johan-
« nem (et) Antonium infrascriptos fideicommissarios dicti Ale-
« gricti, quas ascenderunt ad summam dictam decem libra-
« rum denariorum et ultra ».

(Dai suddetti rogiti a carte XXXVIInuova numerazio?ie f(?6\
 
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