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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 4
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Serafini, Alberto: Ricerche sulla miniatura umbra: Secoli XIV-XVI
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0290
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ALBERTO SERAFINI

antecedenti e quelle posteriori, tenuto calcolo di ciò che può essere opera della sua scuola,
che effettivamente ebbe vita. 1 2

* * *

Alla irradiazione di simili maestri non poteva essere indifferente una folla di anonimi
miniatori dell’Umbria, che avevano forse sino a questo momento seguito le scuole locali, e
che poi collocatisi nella sequela della scuola peruginesca, furono fino al presente confusi cogli
innumeri miniatori di Firenze ; senza badare che trai miniatori prettamente fiorentini e quelli
umbri-fiorentini od umbri-toscani pur vi doveva essere una differenza!

La dolcezza ed il sentimento del principale maestro si riverberano nella scuola perugi-
nesca, che ben presto riuscì a produrre e ad affermarsi. Deve considerarsi una delle opere

Fig. 8 — Michele di Angelo da Perugia: Corale n. 6
Aquila, Biblioteca Provinciale.

meno recenti della scuola la decorazione miniata del Cod. Vat. Lat. 7792 2 eseguita fra gli
anni 1483-1490 (fig. 5).

1 II Vasari (cfr. Ediz. di Firenze, Sansoni. Tom. Ili,
pag. 225) dice che il fare nella miniatura di Barto-
lomeo fu imitato da Gherardo miniatore fiorentino e
da Attavante. La notizia tuttavia è poco attendibile ;
mentre le opere di Gherardo, dimostrano questi un
seguace del Verrocchio ed anche del Ghirlandaio (cfr.
Cod. Barb. Lat. 610); ed Attavante deve dirsi piut-
tosto un miniatore ghirlandaiesco.

2 Cod. Vat. Lat. 7792. Orda Missalis secundutn
consuetudinem Romanae Cur.iae. Membran. (0,29 X
0,42 ’/j) di fogl. 405. Il Cod. è riccamente decorato
ed è un bell’esempio dell’eccletismo che dominava
nelle botteghe dei miniatori dell’Umbria. Lettere e
fregi angolari e marginali miniati stanno quasi ad ogni
pagina. Normalmente le lettere sono semplicemente
florali; solo quelle a cart. 21 verso, 197 rect., 217 ver.,

327 r, 288 v., portano piccole scene miniate. Oltre poi
il frontespizio, vi sono grandi miniature a: Cart. 191:
la crocefissione con fregio marginale intorno. Il mi-
niatore della crocefissione risente influenze nordiche,
mentre nelle figure degli Apostoli e Profeti del fregio
mostra maggiori influssi perugineschi ; ma nei fondi,
a vivi colori contrastanti del fregio ricorda molto l’uso
delle contemporanee botteghe fiorentine.

Cart. 192. Fregio marginale a quattro lati con figure,
e con nella iniziale del Te igitur la figurazione della
Messa di S. Gregorio. È dello stesso maestro di cart. 191.

Cart. 258. Fregio marginale con figure ai quattro
lati; e così pure ne abbiamo un altro a cart. 332.

Il codice fu forse eseguito per Giulio II quando era
ancora Cardinale (1471-1503), ma per ragioni liturgiche
del testo non può credersi che sia stato eseguito prima
 
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