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Robert, Carl [Hrsg.]; Matz, Friedrich [Hrsg.]; Andreae, Bernard [Hrsg.]; Robert, Carl [Hrsg.]
Die antiken Sarkophagreliefs (3,3): Einzelmythen: Niobiden - Triptolemos ungedeutet — Berlin, 1919

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https://doi.org/10.11588/diglit.12730#0089
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TAFEL CXVI—CXVIII 356. 357

__1_ZL 447

Tafel CXVIII.

III. DRITTE KLASSE, EINSZENIG.

357) S. Neapel, Museo nazionale 6705. Fig. 357.
Fig- 357a. Fig. 357b. L. 2,40. H. 1,02. T. 0,97. Höch-
stes Relief, das den Grund völlig verdeckt, ausgedehnteste
Anwendung des Bohrers. S. die Photographie der Haupt-
gruppe im Text Fig. 357'. Zeichnung von Eichler 1875.

Gefunden im Juli 1817 in der Nähe von Pozzuoli auf dem
Grundstück von GlACOMO RuGGIEKl an der Straße nach der Solfa-
tara, nicht weit von Cardito, in einem reich ausgestatteten Grab, das
außerdem noch drei geringere Sarkophage enthielt. Aus dem Fund-
bericht von Lorenzo Palladini Descrizione d'un sepolcreto scopcrto
in Pozzuoli 1817 sei noch folgendes hervorgehoben: „Äprimi colpi
di piccone, comparvero al di sotto del terreno diversi ricettacoli coperti
di tegole aventi entro ognuno di essi il suo scheletro, de' qua Ii ne ri-
trovb (G. ruggieri) 30. E siccome erano questi incastrati nel sepolcro,
c a credersi, che appartenessero a servi di coloro riposti ne' Sarco-
faghi .... II sepolcro e di figura quadratra di iy in 18 palmi in
ciascun lato, d'altezza circa palmi 20. In uno de"1 suoi lati si sono
trovati due Sarcofaghi, il primo de1 quali c situato sotto d'un nic-
chionc a forma di cappella .... alta circa 15 palmi, e d' alcuni fran-
iumi di marmo rimastivi dimostrasi esserne state incrostate le sue mura,
la volta essendo guarnita di figure, ed Arabeschi di rozzo mosaico,
del quäle perb ne rimangono appcna de' vestigji. II secondo e situato
nello stesso lato, ma innanzi al primo, il terzo nel secondo lato, e il
quarto nel terzo, essendocke nella quarta pariete del sepolcro eravi
la porta, dalla quäle vi si discendeva per due gradini. Questa porta
i larga palmi 6~7/2, e si e trovato un pezzo della sua riquadratura,
la quäle e di marmo Pario. I due primi Sarcofaghi, che furono sco-
perti, trovansi situati nella loro faccia a Sud quarte all' Est. Quello
posto sotto la nicchia sta sopra una base di fabbrica alta poco piu
d'un palmo; la sua larghezza c palmi otto, alto 3'/4, e largo 3. II
bassorilievo rappresenta due Genj alati, che sostengono un Medaglione;
sul quäle ewi scolpito un busto di donna avente piccoli pendenti alle
orecchie e la testa ornata di Corona, e di gemmc. Presenta questa
colla sinistra mano un papiro. Alla dritta, e sinistra de' Genj, ve ne
sono altri due, che indossano vesti, ancor essi alati. Quello situato
a destra sta poggiato ad un bastone, tenendo sospesa colla sinistra
mano una lepre uccisa; c l'altro sulla sinistra si riposa su d'un pedo,
e colla destra mano tiene due uccelli acquatici pure uccisi. Sotto al
medaglione si vedono due comi dell' abbondanza incrociati, ed a lato
di questi altri due piccoli Genj, che curvati vuotano due cesti di frutta
sulla terra. Fra i piedi di tutte queste figure restano coricati una
capra, un ariete, un montone, ed un cane. Ne' fianchi di questo Sarco-
fago sonovi pure due Genj. II suo coperchio e una lastra di marmo
con un rialto davanii d'un palmo e mezzo, ove sono scolpiti quattro
Genj svolazzanti, due per lato scherzando fra loro co' piedi intrecciati,

gettate avendo a terra le loro faci semieStinte----In questo Sarcofago

vi stava uno scheletro, ed un' altro riposto sul coperchio. V altro Sar-
cofago resta, come si e detto, situato dirimpetto al primo, ma senza
base. E lungo pal. 8., largo 3, ed attrettanto alto. Ha nel suo centro
un medaglione sens' alcuna figura, e lo sostiene un' Aquila al disotto
con ale spiegate. A' lati del medaglione vi sono due maschcroni in
basso rilievo e guarniti al disotto con de' festoni: il suo coperchio e

senza scultura. Tanto il primo che il secondo di questi Sarcofaghi
sono d? un' assai cattiva maniera, probabihnente dell' epoca del decadi-
mento delle arti .... // terzo Sarcofago sta con il fronte rivolto
all' Est quarte al Nord. Questo i di pal. g di lunghezza, largo 3,
alto 7. E situato su d' un basamento di fabbrica di palmi 2!\2 di
altezza molto ben lavorato a mezzo rilievo. Due Genj alati poggiando
i di loro predi (1. piedi) su due faretre sostengono una gentile con-
chiglia, ove sono due busti abbozzati. Quello situato dalla parte destra
tiene in testa un pileo appuntato davanti nella sua falda, e due ban-
doliere poste a traverso, che forse da una di essa pendeva l'arco, e
dal! altra il turcasso. Alla dritta, e sinistra de' due Genj vi sono due
bellissimi Leoni, che sbranano due Cervi. I Leoni girano Ii loro corpi
verso i fianchi dritto, e sinistro del Sarcofago, ed al di la de' Leoni
ne'fianchi istessi vi sono due Genj. Ha il suo coperchio con al di sopra
due figure umane ancora queste abbozzate. Agli angoli della parte
d' avanti vi si vedono due piccoli Genj, che dormono messi in diverse
posizioni .... // quarto Sarcofago (der Prometheus-Sarkophag) ....
e situato colla faccia al Nord quarte Ovest .... Finalmento si c sco-
perto sul suolo verso la parte sinistra di questo ultimo Sarcofago un
quadretto di pal. 2'j2 lungo, ed largo di bei mosaico con 3 figure,
e contornato di elegante cornicc pure a mosaico (Ein Flußgott zwi-
schen zwei Naturpersonifikationen)." Nach seiner Überführung ins
Museo Borbonico wurde er dort zuerst im Hofe aufgestellt, wo er
bis 1869 blieb.

Abbild ungen: Gerhard Antike Bildwerke 1827 —1839 Taf. 61.
Danach Ber. d. sächs. Ges. I 1849 Taf. VIII. IX; Welcker Alte Denk-
mäler II 1850 Taf. XIV 26 (nur d. Vorderseite); Müller-Wieseler
Denkmäler d. alt.Kunst II Taf.LVI Nr. 841 (nur d. Vorderseite); Conze
De Psyches imaginibus 1855 (desgl.), Brunn Vorlegebl. Taf. 8 D; Wiener
Vorlegebl. Ser. D Taf. XI 3. — overbeck Griech. Kunstmyth. 1872
Atl. Taf. XII 20 (d. Gruppe von Neptun und Pluto nach Photographie).

Literatur: Lorenzo Palladini a.a.O./. 28 ss.; Jorio Guida di
Pozzuoli 3 ed. 1830/. 45 «.3; Handschr. Inventar Arditi 469; Handschr.
Inventar ant. 446; Gerhard Neapels antike Bildwerke 1828 S. 52fr.
Nr. 178; ders. Prodromus 1844 S. 304 ff.; FlNATI R. Museo Borbonico
2. ed. 1842 272 nr. 260; O. Jahn Arch. Beitr. 1847 S. 169 A. 1937;
ders. Ann. d. Inst. XIX 1847 /. 308 n. 2; Ders. Ber. d. sächs. Ges. I
1849 S. 158ff.; Welcker a.a. O. S.286ff.; Furtwängler Die Idee
des Todes 1854 S. 388ff.; Conze a.a.O.p. \t>ss.\ Müller-Wieseler
a. a. O. II S. 27fr.; Overbeck a. a. O. I S. 236ff. III S. 305 Nr. n;
Wieseler Gott. gel. Nachrichten 1873 S. 373. S. 381; Collignon
a.a.O.^.424 nr. 171; Konitzer a. a. O. p. 30ss.; R. Hirsch De ani-
marum apud antiquos imaginibus. Diss. Jen. 1889 p. 39 «.3; Migliozzi
e monaco Nuova Guida generale del Museo nazionale di Napoli 1882
63 11. 6705; A. ruesch Guida illustrata del Museo nazionale di
Napoli 1908 p. \%ss. nr.-öq; E. petersen Archäologisches Jahrbuch
XXV 1910 S. 126.

In der Mitte der Vorderseite Fig. 357 sitzt Prome-
theus vor seinem Geschöpf, das hier, in denselben Dimen-
sionen dargestellt wie sein Schöpfer und als lockiger Jüng-
ling gebildet, am Boden liegt wie auf den übrigen Exem-
plaren der entseelte Körper. Während er die linke Hand

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