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Introduzione
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0021
introduzione
17
l'era nostra; raccolse varie monete imperiali in rame ed una -
in argento, alcuni avanzi di iscrizioni romane, una testa
muliebre in marmo e molti frammenti di pietre lavorate, di
vasellame in terra cotta e di vetro.
Nell'adunanza del 26 novembre 1874 la Società vide rac-
colti in Torino gli oggetti ritrovati presso Avigliana ed ebbe
conoscenza degli appunti presi dalla Commissione diret-
trice degli scavi: riconobbe in pari tempo la convenienza che
una breve relazione, accompagnata da tavole litografiche o
da incisioni in legno, venisse sollecitamente pubblicata. Per
sopperire alla maggiore spesa incontrata nelle prime inve-
stigazioni archeologiche, ora accennate, e per iniziare la
stampa di un bullettino, che di quanto la Società aveva ope-
rato rendesse conto alla cittadinanza, venne di nuovo in
aiuto la onorevole Deputazione Provinciale con altre lire
cinquecento, decretate nel chiudersi dello scorso anno.
È non meno necessario il concorso morale degli uomini
colti, e di quanti apprezzano il valore storico degli antichi
monumenti ed hanno un culto disinteressato per le arti del
bello, ricchissimo patrimonio delle città italiane: nell'opera
loro la Società archeologica ha diritto a sperare per proce-
dere nella via migliore con certo vantaggio della scienza; e le
verranno in aiuto ogniqualvolta diano notizia di oggetti an-
tichi che si vadano discoprendo, di scavi iniziati o di ri-
cerche da fare, di lavori d'arte che deperiscono e di altri
che vorrebbero essere conservati 0 restaurati, e di tutto ciò
che' può avere relazione con lo scopo accennato in queste
pagine. A tal uopo nell' ultima adunanza del 28 decembre
erano nominati soci corrispondenti:
Monsig. Luigi Moreno vescovo d'Ivrea.
Avv. Felice Chiapusso di Susa.
Conte Edoardo Arborio Mella di Vercelli.
Canonico Edoardo Berard di Aosta.
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l'era nostra; raccolse varie monete imperiali in rame ed una -
in argento, alcuni avanzi di iscrizioni romane, una testa
muliebre in marmo e molti frammenti di pietre lavorate, di
vasellame in terra cotta e di vetro.
Nell'adunanza del 26 novembre 1874 la Società vide rac-
colti in Torino gli oggetti ritrovati presso Avigliana ed ebbe
conoscenza degli appunti presi dalla Commissione diret-
trice degli scavi: riconobbe in pari tempo la convenienza che
una breve relazione, accompagnata da tavole litografiche o
da incisioni in legno, venisse sollecitamente pubblicata. Per
sopperire alla maggiore spesa incontrata nelle prime inve-
stigazioni archeologiche, ora accennate, e per iniziare la
stampa di un bullettino, che di quanto la Società aveva ope-
rato rendesse conto alla cittadinanza, venne di nuovo in
aiuto la onorevole Deputazione Provinciale con altre lire
cinquecento, decretate nel chiudersi dello scorso anno.
È non meno necessario il concorso morale degli uomini
colti, e di quanti apprezzano il valore storico degli antichi
monumenti ed hanno un culto disinteressato per le arti del
bello, ricchissimo patrimonio delle città italiane: nell'opera
loro la Società archeologica ha diritto a sperare per proce-
dere nella via migliore con certo vantaggio della scienza; e le
verranno in aiuto ogniqualvolta diano notizia di oggetti an-
tichi che si vadano discoprendo, di scavi iniziati o di ri-
cerche da fare, di lavori d'arte che deperiscono e di altri
che vorrebbero essere conservati 0 restaurati, e di tutto ciò
che' può avere relazione con lo scopo accennato in queste
pagine. A tal uopo nell' ultima adunanza del 28 decembre
erano nominati soci corrispondenti:
Monsig. Luigi Moreno vescovo d'Ivrea.
Avv. Felice Chiapusso di Susa.
Conte Edoardo Arborio Mella di Vercelli.
Canonico Edoardo Berard di Aosta.