NOTIZIE ARTISTICHE SUL REGNO DI CARLO EMANUELE II
71
essere cavaliere di S. Maurizio, e questa è cosa che non
mi si può negare di giustizia, avendo molto bene le mie
prove della mia nascita e casa, essendo nobile discendente
da Fonsabione (1) nello Stato d'Urbino e de'primi gentil-
uomini di quella città e potendo provare quattordici tra
avoli c bisavoli dal primo sino a mio padre, che nessuno
ha esercitato arte meccanica tra uomini e donne, ma sib-
bene tutte virtù, come pittura, armi, lettere, architettura...
Miei parenti sono gli illustrissimi Passionei parenti del car-
dinale Chigi e a qualche ramo col cardinale Altieri : detti
Passionei nobilissimi e cavalieri di Malta.
Signore ella vede non mi si deve far questo torto di farmi
dare detta croce, e poiché questo è il principale che io sono
in Torino come ne fui certificato in Roma più volte dal
signor Paolo Negri, e quando non possa ottener quello
che di giustizia mi viene, io voglio assolutamente partire.
Li favori che desidero da V. E. è di cooperare da M. R.,
che io abbia questa croce, potendomi molto dar utile alla
mia virtù non pretendendo da questa corte verun sti-
pendio , ed assicuro V. E. di venir a star qui per dieci anni
se Dio vorrà darmi sito assicurato, che sarà di vivere qui
in Torino con la marca di cavaliere e a servire la corte
senza incomodo di M. R.
Desidero da V. E. la risoluzione di questa giusta dimanda
in questa o altra settimana avanti che i tempi si riscaldino
più per dovere aggiustare le mie cose ed andarmene ».
Se un Piemontese avesse avuto la baldanza di scendere
con tanta libertà a simili particolari, e fissare persino il
tempo in cui voleva gli venisse conferita l'ambita distinzione,
non solo non avrebbe ottenuto l'appagamento chiesto, ma
(1) Fossombrone.
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essere cavaliere di S. Maurizio, e questa è cosa che non
mi si può negare di giustizia, avendo molto bene le mie
prove della mia nascita e casa, essendo nobile discendente
da Fonsabione (1) nello Stato d'Urbino e de'primi gentil-
uomini di quella città e potendo provare quattordici tra
avoli c bisavoli dal primo sino a mio padre, che nessuno
ha esercitato arte meccanica tra uomini e donne, ma sib-
bene tutte virtù, come pittura, armi, lettere, architettura...
Miei parenti sono gli illustrissimi Passionei parenti del car-
dinale Chigi e a qualche ramo col cardinale Altieri : detti
Passionei nobilissimi e cavalieri di Malta.
Signore ella vede non mi si deve far questo torto di farmi
dare detta croce, e poiché questo è il principale che io sono
in Torino come ne fui certificato in Roma più volte dal
signor Paolo Negri, e quando non possa ottener quello
che di giustizia mi viene, io voglio assolutamente partire.
Li favori che desidero da V. E. è di cooperare da M. R.,
che io abbia questa croce, potendomi molto dar utile alla
mia virtù non pretendendo da questa corte verun sti-
pendio , ed assicuro V. E. di venir a star qui per dieci anni
se Dio vorrà darmi sito assicurato, che sarà di vivere qui
in Torino con la marca di cavaliere e a servire la corte
senza incomodo di M. R.
Desidero da V. E. la risoluzione di questa giusta dimanda
in questa o altra settimana avanti che i tempi si riscaldino
più per dovere aggiustare le mie cose ed andarmene ».
Se un Piemontese avesse avuto la baldanza di scendere
con tanta libertà a simili particolari, e fissare persino il
tempo in cui voleva gli venisse conferita l'ambita distinzione,
non solo non avrebbe ottenuto l'appagamento chiesto, ma
(1) Fossombrone.