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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 1.1875

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Gamba, Francesco: Abbadia di S. Antonio di Ranverso e Defendente de Ferrari da Chivasso: pittore dell'ultimo de'Paleologi
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https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0155

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i46

ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

quadri. Nella parte di mezzo la Beata Vergine seduta in
trono che sostiene il bambino lattante fra due angioli con
ali rosse, in adorazione ai lati, e due ai piedi che suonano,
l'uno il violino e l'altro il mandolino. Fondo architettonico
bramantesco colla solita finestra rotonda e cielo azzurro di
tono finissimo, e la volta azzurra cosparsa di stelle.
Dal lato manco Carlo III di Savoia in ginocchio presso
S. Barbara che pone la destra sulla di lui spalla.
In campo celeste stellato, dall'altro lato, l'arcangelo Mi-
chele colla spada in atto di schiacciare Lucifero.
Nella predella: ia S. Barbara che visita una fabbrica in
costruzione, 2a La condanna, 3a La flagellazione, 4a II mar-
tirio di essa.
Questo trittico è ora proprietà della Pinacoteca di Torino.
S. Giovanni, cattedrale di Avigliana. — Quattro trittici
comprende la cattedrale di Avigliana dipinti dal Defendente
De Ferraris, o provenienti dalla sua scuola o bottega.
Il primo trovasi nella prima cappella a sinistra entrando,
ed aveva, or fanno pochi anni, nella parte di mezzo, una
Vergine detta del Consorzio, od anche Madonna degli
Angioli. Nello scomparto a sinistra, cioè a cornu evan-
gelii, S. Lorenzo diacono e martire, ed a destra, cioè a
cornu epistolae, S. Giovanni Battista e l'effigie del patrono
della cappella. Due tavole centinate od arcate con fondo
d'oro sovrastano alle due parti laterali, rappresentanti l'ima
S. Francesco d'Assisi colla regola e croce inalberata, e l'altra
una Vergine col giglio o rosa a tre petali. Questo trittico fu
trasferte nella cattedrale dalla atterrata chiesa degli Umiliati.
Egli è bene avvertire come la summentovata Madonna,
rappresentata nella tavola di mezzo del triptico, sia stata
tolta e portata altrove (dicesi nella casa parrocchiale di Ca-
vour) nell'anno 1852, per sostituirvi un S. Luigi Gonzaga,
pittura moderna di nessun valore.
 
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