Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 1.1875

DOI Artikel:
Claretta, Gaudenzio: Il trittico di Bonifacio Rotario conservato nella cattedrale di Susa
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0183

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
'74

ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

merosi santuari, innalzati e resi chiari dalla fama (e ro-
mei in generale chiamavansi i pellegrini) e quella pro-
pensione alle crociate, per cui i baroni alienavano .talora
parte dei loro fondi aviti.
Quella forza segreta che aveva spinto cosi gran numero
di Italiani e di Europei in Oriente, sembra che avesse
pure indotto a seguir pari esempio un nobile astigiano,
vissuto a mezzo il secolo XIV, Bonifacio Rotario di nome,
oggetto di questa breve Memoria.
La città d'Asti, con cui niuna fra le altre del Piemonte
potè contendere per dovizie, numero di cittadini, flori-
dezza di commerci e aderenze di vicini, noverandosi
talvolta fra i suoi vassalli le stesse case sovrane di Mon-
ferrato e Saluzzo, die pur origine ad un numero assai
notevole di famiglie, che contribuirono alla sua potenza.
Invero esercitando molti astigiani largamente il traffico di
merci, e più di monete con banchi, che tenevano nell'I-
talia occidentale, nella Savoia, nell' Elvezia, nella Francia
e nelle Fiandre, se d'ordinario venivano accarezzati ed
aborriti, e talora eziandio, come pubblici usurai, colpiti
di censure ecclesiastiche, riuscirono però a metter insieme
ricchezze considerevolissime. Ritornati in patria doviziosi,
molti di loro divennero baroni, non cessando però di essere
cittadini: e di qui quelle ben note intestine discordie fo-
mentate dalle solite divisioni della fazione popolare e della
patrizia, cioè de' Guelfi e Ghibellini, amendue ordinate in
forma di corpo politico , quella col nome di società di
S. Secondo, questa colla denominazione di baronia de'militi.
Fra le nobili famiglie astigiane, delle quali erano princi-
pali quelle degli Alfieri, Asinari, Balbi, Cacherani Garetto,
Guttuari, Malabaila, Pallidi, Peletta e Scarampi, tenne
eminente stato quella dei Rotari o Roeri, che sino dal
1198 noverava un Aleramo, creato nobile d'ospizio per
 
Annotationen