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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 1.1875

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Mella, C. Edoardo: Dell'abbazia e chiesa di S. Antonio di Ranverso
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https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0242

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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

condotte rozzamente a pien centro, le figure cubiformi dei
capitelli, ed uno di questi irregolarmente innestato a metà
altezza di una pila nella nave; il quale potrebbe far nascere
l'idea di una travatura che forse impostasse a quel piano,
dubbio però troppo debolmente fondato, se si riflette che
in tutta, per quanto è lunga la nave, non iscorgesi altra
pari od analoga imposta che vi corrisponda.
Aggiungono le leggende che questa chiesa originaria-
mente si fondasse presso una preesistente cappella, posta
a mezzodì di essa, e dedicata a San Biagio. Neppur di
questa è dato indovinare l'antica struttura, se pur non
vuoisi ritenere per antica l'attuale dedicata ancora oggidì
allo stesso Santo, ammettendo posteriori modificazioni.
Lasciate pertanto le tracce dell'antico, a parer nostro
alquanto indecifrabili, cerchiamo invece di determinare lo
stile della chiesa attuale, ed a qual epoca possa conse-
guentemente riferirsi.
La chiesa attuale presenta un quadrilatero di forma
basilicale, diviso trasversalmente in tre navi complessiva-
mente di metri 15,00 nella media sua irregolare larghezza.
Questo quadrilatero lungo m. 36,32 è suddiviso longitu-
dinalmente in quattro archi di ineguali larghezze. La nave
maggiore è di m. 7,00; delle minori, quella a destra
dell'ingresso è di m. 5,00, quella a sinistra di m. 3,00,
misurate in media fra gli assi delle pile. Queste due ultime
conterminansi con due cappelle quadrangolari.
Al limite del muro di loro chiusura comincia nella
nave maggiore il presbitero, lungo m. 13,72, e contermina
con .un apside corale pentagona. L'orientazione della chiesa
è quasi perfetta.
Davanti al quadrilatero della chiesa sta un pronao, avente
pari larghezza della chiesa e m. 5,78 di profondità. Sul
suo limite esterno a ponente sorge la facciata ricca di
 
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