ARTISTI SUBALPINI IN ROMA
3°9
Nel luglio 1616 Andrea Pissoni scultore francese, dando
querela contro l'ebanista Gabriele Morino per avergli furato
un crocifisso d'avorio, produce fra i testimoni Andrea Sual
pittore tedesco che novera fra i suoi amici Giorgio pittore
savoiardo.
Un Giovan Antonio pittore savoiardo apparisce nel 1625
omicida per rissa.
G. B. Greppi pittore, figlio di Pietro genovese, abitava
nel 1635 al Popolo, ove fu ferito da Tommaso Donnino,
detto il Caravaggino, pure pittore. Nel processo fattosi
risulta che il Greppi in una commedia aveva morso il
Donnino e Benedetto Costiglione pittore genovese, il quale
ultimo perchè dipingeva troppo spesso i viaggi di Giacobbe.
Allora il Castiglione era a Napoli. Si fa pure cenno di un
Giovanni Antonio pittore di Genova.
Da registri delle parrocchie di Roma del 1656 si conosce
che Francesco Castaldi di Genova pittore d'anni 35 abitava
nel vicolo de' Schiavoni. Gio. Antonio Carosio genovese
pittore d'anni 50 aveva l'abitazione nella via Condotti, e
Sebastiano Condia di Sardegna pittore nel vicolo degli
Schiavoni, n° 62.
Il Carosio trovasi pure registrato nel Zani come bravis-
simo pittore vivente nel 1618, padre di Anselmo anche pittore
vivente nel 1665.
Finisco la serie della pittura con uno, accennato in pro-
cesso da lui promosso, che mi pare esser savoiardo o della
valle Aosta, tenuto conto del cognome. Egli è Costanzo del
quondam Pietro de Petris de Goris pedemontanus pictor,
come scrisse il notaio, mentre un testimonio lo credeva
francese, altro borgognone. Il Titi segna lavori di un Pietro
De Pietri pittore ai tempi di Clemente XI, che potrebbe
esser figlio del Costanzo.
La questione era relativa a quattro anni prima, in cui detto
3°9
Nel luglio 1616 Andrea Pissoni scultore francese, dando
querela contro l'ebanista Gabriele Morino per avergli furato
un crocifisso d'avorio, produce fra i testimoni Andrea Sual
pittore tedesco che novera fra i suoi amici Giorgio pittore
savoiardo.
Un Giovan Antonio pittore savoiardo apparisce nel 1625
omicida per rissa.
G. B. Greppi pittore, figlio di Pietro genovese, abitava
nel 1635 al Popolo, ove fu ferito da Tommaso Donnino,
detto il Caravaggino, pure pittore. Nel processo fattosi
risulta che il Greppi in una commedia aveva morso il
Donnino e Benedetto Costiglione pittore genovese, il quale
ultimo perchè dipingeva troppo spesso i viaggi di Giacobbe.
Allora il Castiglione era a Napoli. Si fa pure cenno di un
Giovanni Antonio pittore di Genova.
Da registri delle parrocchie di Roma del 1656 si conosce
che Francesco Castaldi di Genova pittore d'anni 35 abitava
nel vicolo de' Schiavoni. Gio. Antonio Carosio genovese
pittore d'anni 50 aveva l'abitazione nella via Condotti, e
Sebastiano Condia di Sardegna pittore nel vicolo degli
Schiavoni, n° 62.
Il Carosio trovasi pure registrato nel Zani come bravis-
simo pittore vivente nel 1618, padre di Anselmo anche pittore
vivente nel 1665.
Finisco la serie della pittura con uno, accennato in pro-
cesso da lui promosso, che mi pare esser savoiardo o della
valle Aosta, tenuto conto del cognome. Egli è Costanzo del
quondam Pietro de Petris de Goris pedemontanus pictor,
come scrisse il notaio, mentre un testimonio lo credeva
francese, altro borgognone. Il Titi segna lavori di un Pietro
De Pietri pittore ai tempi di Clemente XI, che potrebbe
esser figlio del Costanzo.
La questione era relativa a quattro anni prima, in cui detto