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Vayra, Pietro: Avanzi di antichi castelli e di antichi monasteri raccolti nel Museo Civico di Torino
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AVANZI DI ANTICHI CASTELLI E DI ANTICHI MONASTERI 349
Italia. Finì la vita nel 1503, ed ebbe sepoltura nella chiesa
di S. Marcello ove nell'iscrizione apposta alla sua tomba
si legge che fu in rebus arduis, senatoriis maxime, elo-
quentia, integritate, eminentique ingenio praestans, e che
diede la pace all'Italia colla sua legazione di Napoli (1).
Il cardinale Michiel, secondo gli storici ecclesiastici,
fu uomo di grand'ingegno, dottrina e pietà, fautore dei
dotti e dai suoi contemporanei chiamato padre dei poveri (2).
Fra le poche traversie che forse incontrò nella fortunata
sua vita sono memorabili i contrasti che ebbe a sostenere
coi Veronesi allorché nel 1471 fu nominato a quel Vescovado.
I Veronesi sostenevano che per decreto del Senato Ve-
neto niuno poteva essere chiamato alla loro sedia episco-
pale, che non risiedesse nella città e per ben sette anni
gliene contrastarono il possesso. Alla perfine, dopo molte
dispute, quella questione fu composta , ed il Cardinale
per mitigare l'avversione popolare fece abbellire il pa-
lazzo episcopale costruendovi una magnifica porta ornata
di statue e di marmoree colonne. Si adoperò poscia per
far ripristinare la dignità arcidiaconale a maggior lustro
di quella chiesa (3).
Non dissimili contrasti incontrò pure il nostro Cardinal
S. Angelo pel possesso dell'Abbadia d'Oulx, della quale era
stato nominato Prevosto Commendatario dal Papa. Già
cinque altri Prevosti Commmendatari lo avevano preceduto
nell'Abbadia, ma naturalmente quei monaci vedevano a
malincuore il loro monastero dato così in commenda a
lontani ed alti prelati cui poco doveva più calere di loro,
(1) Ciaconius, Vitae et res gestae Pontìficum, 1. c. — Ughelli,
Italia sacra, 1. c. — C. A. B o s i o, Illustrazioni al Pedemontium sa-
crum, Mon. Hist. Pai. L c.
(2) Ciaconius, 1. c.
(3) Ughelli, l c.
Italia. Finì la vita nel 1503, ed ebbe sepoltura nella chiesa
di S. Marcello ove nell'iscrizione apposta alla sua tomba
si legge che fu in rebus arduis, senatoriis maxime, elo-
quentia, integritate, eminentique ingenio praestans, e che
diede la pace all'Italia colla sua legazione di Napoli (1).
Il cardinale Michiel, secondo gli storici ecclesiastici,
fu uomo di grand'ingegno, dottrina e pietà, fautore dei
dotti e dai suoi contemporanei chiamato padre dei poveri (2).
Fra le poche traversie che forse incontrò nella fortunata
sua vita sono memorabili i contrasti che ebbe a sostenere
coi Veronesi allorché nel 1471 fu nominato a quel Vescovado.
I Veronesi sostenevano che per decreto del Senato Ve-
neto niuno poteva essere chiamato alla loro sedia episco-
pale, che non risiedesse nella città e per ben sette anni
gliene contrastarono il possesso. Alla perfine, dopo molte
dispute, quella questione fu composta , ed il Cardinale
per mitigare l'avversione popolare fece abbellire il pa-
lazzo episcopale costruendovi una magnifica porta ornata
di statue e di marmoree colonne. Si adoperò poscia per
far ripristinare la dignità arcidiaconale a maggior lustro
di quella chiesa (3).
Non dissimili contrasti incontrò pure il nostro Cardinal
S. Angelo pel possesso dell'Abbadia d'Oulx, della quale era
stato nominato Prevosto Commendatario dal Papa. Già
cinque altri Prevosti Commmendatari lo avevano preceduto
nell'Abbadia, ma naturalmente quei monaci vedevano a
malincuore il loro monastero dato così in commenda a
lontani ed alti prelati cui poco doveva più calere di loro,
(1) Ciaconius, Vitae et res gestae Pontìficum, 1. c. — Ughelli,
Italia sacra, 1. c. — C. A. B o s i o, Illustrazioni al Pedemontium sa-
crum, Mon. Hist. Pai. L c.
(2) Ciaconius, 1. c.
(3) Ughelli, l c.