LE STAZIONI DI QUADRATA E DI CESTE
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siano di costruzione antica o non, perchè mascherati dallo
intonaco; essendo stati arricciati nel 1880, nel quale anno
essa cappelletta venne ristorata. Ritengo che sia sorta sul
preciso luogo in cui era quella del secolo XV; e i piccoli
scavi che ho quivi tentato non mi lasciano dubbio che verso
occidente e settentrione di S. Michele vi fossero romane
costruzioni. Inoltre dai contadini ho inteso che scendendo
al Po, in linea parallela al fiume, corrono fondamenta di
grossi muri.
Se però il sito dei Quarini si presta assai per collocarvi
la mansio Quadratis, io non posso supporre, sino a che
buoni argomenti mi convincano altrimente, che la strada da
Pavia a Torino attraversasse il luogo in cui si trova la cap-
pelletta di S. Michele. E son costretto a credere che il ca-
valiere Durandi, il quale quivi collocò Quadrata, non avesse
mai visto un tale luogo, nò avesse un'esatta idea del sito
preciso in cui fosse essa chiesa (1): quantunque scrivesse
la distanza sua da Torino meglio corrispondere, che non
quella dei Quarini, alla distanza segnata negli itinerari tra
Quadrata e Torino (2). E che sul sito di S. Michele si
foss'egli ingannato me lo dimostra la Tabula Pedemonti!
antiqui et medii aevi, edita da esso Durandi.
Ë vero che la disposizione del terreno a sud-ovest della
cappelletta mostra come il Po un tempo si portasse più a
mezzogiorno di essa, del qual fatto si ha un'altra prova nel
nome di Prati del molino dato al detto terreno; ma a vece
di credere che il fiume passasse tra S. Michele e le attuali
abitazioni di Brusasco, direi a occhio essere indicato dal
(1) Schiarimenti sopra la carta del Piemonte antico e de' secoli
me^^ani, p. il.
(2) Della marca d'Ivrea, Torino, 1804, p. 32, 36 e 37.
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siano di costruzione antica o non, perchè mascherati dallo
intonaco; essendo stati arricciati nel 1880, nel quale anno
essa cappelletta venne ristorata. Ritengo che sia sorta sul
preciso luogo in cui era quella del secolo XV; e i piccoli
scavi che ho quivi tentato non mi lasciano dubbio che verso
occidente e settentrione di S. Michele vi fossero romane
costruzioni. Inoltre dai contadini ho inteso che scendendo
al Po, in linea parallela al fiume, corrono fondamenta di
grossi muri.
Se però il sito dei Quarini si presta assai per collocarvi
la mansio Quadratis, io non posso supporre, sino a che
buoni argomenti mi convincano altrimente, che la strada da
Pavia a Torino attraversasse il luogo in cui si trova la cap-
pelletta di S. Michele. E son costretto a credere che il ca-
valiere Durandi, il quale quivi collocò Quadrata, non avesse
mai visto un tale luogo, nò avesse un'esatta idea del sito
preciso in cui fosse essa chiesa (1): quantunque scrivesse
la distanza sua da Torino meglio corrispondere, che non
quella dei Quarini, alla distanza segnata negli itinerari tra
Quadrata e Torino (2). E che sul sito di S. Michele si
foss'egli ingannato me lo dimostra la Tabula Pedemonti!
antiqui et medii aevi, edita da esso Durandi.
Ë vero che la disposizione del terreno a sud-ovest della
cappelletta mostra come il Po un tempo si portasse più a
mezzogiorno di essa, del qual fatto si ha un'altra prova nel
nome di Prati del molino dato al detto terreno; ma a vece
di credere che il fiume passasse tra S. Michele e le attuali
abitazioni di Brusasco, direi a occhio essere indicato dal
(1) Schiarimenti sopra la carta del Piemonte antico e de' secoli
me^^ani, p. il.
(2) Della marca d'Ivrea, Torino, 1804, p. 32, 36 e 37.