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Caselli, Crescentino: Riassunto della relazione presentata intorno ai restauri di Porta Pretoria di Aosta
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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
buto contro questo monumento, cosicché ora i muri sono
dappertutto screpolati, corrosi, smussati e in alcuni punti
presentano cavità profonde mezzo metro e larghe ancora
di più.
Il progetto di ristauro, di cui ebbe ad occuparsi la Com-
missione, parlava di rifacimento e sostituzione dei pezzi iden-
tici cogli antichi, ma invece si ebbe a constatare sopra luogo
che furono riempiute le screpolature e i vani con muro
fatto di malta e scaglie di pietra, tenuta in opera in alcuni
punti con bacchette di ferro, e questa roba attaccaticcia
venne coperta da uno strato generale di intonaco di malta
colorato in scuro, e sulla quale vennero grafiti dei solchi, i
quali vorrebbero corrispondere e rappresentare le linee di
giunto del sottostante apparecchio ih pietra da taglio.
La sola parte del restauro che fu bene eseguita è quella
della collocazione di lastre di marmo di Aimeville dove il
rivestimento era mancante, ma si ebbe il torto di voler
colorire pure queste lastre di una tinta oscura, che, messa
per armonizzare il nuovo col vecchio, ottiene invece uno
scopo perfettamente opposto.
Si ebbe pure il non lodevole pensiero di alzare sul muro
orientale due muri continui alti circa quattro metri, termi-
nanti con una cornice in pietra da taglio e coperti con un
tetto comune a due falde, di mascherare pure questi muri
con un intonaco tinteggiato in bruno, per cui, ad occhio,
non si scorge nemmeno più un pezzo dei frammenti me-
dioevali che tenevano amalgamati i frantumi originari della
galleria a intercolonnio.
Di fronte à questo stato di cose, mentre si attendono
superiori deliberazioni per parte del Ministero dell'Istru-
zione pubblica, la Commissione ha proposto:
i° Di sospendere gli attuali lavori;
ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
buto contro questo monumento, cosicché ora i muri sono
dappertutto screpolati, corrosi, smussati e in alcuni punti
presentano cavità profonde mezzo metro e larghe ancora
di più.
Il progetto di ristauro, di cui ebbe ad occuparsi la Com-
missione, parlava di rifacimento e sostituzione dei pezzi iden-
tici cogli antichi, ma invece si ebbe a constatare sopra luogo
che furono riempiute le screpolature e i vani con muro
fatto di malta e scaglie di pietra, tenuta in opera in alcuni
punti con bacchette di ferro, e questa roba attaccaticcia
venne coperta da uno strato generale di intonaco di malta
colorato in scuro, e sulla quale vennero grafiti dei solchi, i
quali vorrebbero corrispondere e rappresentare le linee di
giunto del sottostante apparecchio ih pietra da taglio.
La sola parte del restauro che fu bene eseguita è quella
della collocazione di lastre di marmo di Aimeville dove il
rivestimento era mancante, ma si ebbe il torto di voler
colorire pure queste lastre di una tinta oscura, che, messa
per armonizzare il nuovo col vecchio, ottiene invece uno
scopo perfettamente opposto.
Si ebbe pure il non lodevole pensiero di alzare sul muro
orientale due muri continui alti circa quattro metri, termi-
nanti con una cornice in pietra da taglio e coperti con un
tetto comune a due falde, di mascherare pure questi muri
con un intonaco tinteggiato in bruno, per cui, ad occhio,
non si scorge nemmeno più un pezzo dei frammenti me-
dioevali che tenevano amalgamati i frantumi originari della
galleria a intercolonnio.
Di fronte à questo stato di cose, mentre si attendono
superiori deliberazioni per parte del Ministero dell'Istru-
zione pubblica, la Commissione ha proposto:
i° Di sospendere gli attuali lavori;