1 MARMI' SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
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valde pulchra et fornice fabricala, et fnit nuper restaurata
per confratres societatis S. Mariae de Misericordia seti
S. Iohannis decollati in dieta ecclesia existentes (i).
Dal sodalizio de' Barnabiti di Torino uscirono in ogni
età personaggi di meriti singolari, quali furono alcuni della
stirpe degli astigiani Roeri che tennero i vescovati di Asti
e Fossano; Francesco e Mercurino Gattinara, il primo ve-
scovo d'Alessandria nel 1706 poi di Torino, il secondo, ve-
scovo di Alessandria nel 1729. Ma sovr'ogni altro segnalossi
il cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, lustro dell'Ateneo
e dell'Accademia delle Scienze di Torino. La chiesa con-
serva pitture di Carlo Gioannini bolognese, del Molineri
da Savigliano e dello Spagnoletti.
Sulla fronte esterna aveva quest'epigrafe:
lEàem hanc sacram D. Dalmatii pontif. et mart.
Antonivs de Rvvere Episcopvs Agenensis
A solo erexit
Clerici Regvl. S. Pavli
Indvlgentia optimi princip: Car. Em. I
Instante S. Carolo Borromeo
Ordini svo concessam
Pridem svis svmptibus refectam
Itervm instavravervnt exornavervntqve
Ann. MDCCLVI
Ajernvm accepti beneficii Mon.
Povera epigrafe, in considerazione del merito letterario, a cui
venne sostituita nel 1815 quella esistente, benché la tradizione
dica che vi avesse qualche parte l'illustre cardinale Gerdil.
Nell'andito che circonda la devota cappella di N. D. Lo-
retana, a cornu evangelìi, sotto la finestra a ponente, evvi
anzitutto quella posta sulla tomba dell'illustre torinese Gian
Tomaso Terraneo l'autore della classica opera L'Adelaide
illustrata, meritamente salutato anche ai giorni nostri Su-
(1) Archivio dell'arcivescovato.
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valde pulchra et fornice fabricala, et fnit nuper restaurata
per confratres societatis S. Mariae de Misericordia seti
S. Iohannis decollati in dieta ecclesia existentes (i).
Dal sodalizio de' Barnabiti di Torino uscirono in ogni
età personaggi di meriti singolari, quali furono alcuni della
stirpe degli astigiani Roeri che tennero i vescovati di Asti
e Fossano; Francesco e Mercurino Gattinara, il primo ve-
scovo d'Alessandria nel 1706 poi di Torino, il secondo, ve-
scovo di Alessandria nel 1729. Ma sovr'ogni altro segnalossi
il cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, lustro dell'Ateneo
e dell'Accademia delle Scienze di Torino. La chiesa con-
serva pitture di Carlo Gioannini bolognese, del Molineri
da Savigliano e dello Spagnoletti.
Sulla fronte esterna aveva quest'epigrafe:
lEàem hanc sacram D. Dalmatii pontif. et mart.
Antonivs de Rvvere Episcopvs Agenensis
A solo erexit
Clerici Regvl. S. Pavli
Indvlgentia optimi princip: Car. Em. I
Instante S. Carolo Borromeo
Ordini svo concessam
Pridem svis svmptibus refectam
Itervm instavravervnt exornavervntqve
Ann. MDCCLVI
Ajernvm accepti beneficii Mon.
Povera epigrafe, in considerazione del merito letterario, a cui
venne sostituita nel 1815 quella esistente, benché la tradizione
dica che vi avesse qualche parte l'illustre cardinale Gerdil.
Nell'andito che circonda la devota cappella di N. D. Lo-
retana, a cornu evangelìi, sotto la finestra a ponente, evvi
anzitutto quella posta sulla tomba dell'illustre torinese Gian
Tomaso Terraneo l'autore della classica opera L'Adelaide
illustrata, meritamente salutato anche ai giorni nostri Su-
(1) Archivio dell'arcivescovato.