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Bullettino di archeologia cristiana — 2.Ser.2.1871

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Spicilegio d'archeologia cristiana, 2: nell'Umbria
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https://doi.org/10.11588/diglit.18573#0137
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136

BULLETTINO

cristiana; gli Spoletini generalmente hanno affermato ed affer-
mano il contrario , riconoscendo nel loro insigne monumento
un tempio pagano adattato poi ad uso cristiano. Se è così,
difficile sarà il persuadere , che siffatta trasformazione sia
avvenuta nei primordi dell'impero di Costantino; quando, se-
gnatamente in Eoraa e nelle circonvicine province , i templi
pagani rimasero intatti e continuarono ad avere sacerdoti e sa-
crifici l. L'altra considerazione, che con questa cospira, è la
rarità dell' uso solenne della croce nuda, come forma domi-
nante del segno di Cristo, nei monumenti ecclesiastici dei
tempi costantiniani, massimo i.i Eoma e nell' Occidente. Vero
è che le croci scolpite entro i due timpani delle finestre laterali
non sono nude, quali 1' Hiibsch le ha delineate, ma monogram-
matiche , come nel mio disegno si vede 2; che nè anche nude
possono dirsi le croci dei bellissimi fregi , essendo esse fiorite
ed ornamentali. Ciò nondimeno queste ultime effigiano la così
detta croce latina; e sopra tutte spicca e signoreggia nel sommo
dell'arco della finestra maggiore la croce equilatera allargata
nelle estremità ; fogge non ignote ai tempi costantiniani, ma
divenute principali e normali negli ornati degli edifici , come
in ogni altro genere di sacri monumenti, verso la fine del quarto
secolo ed ancora meglio nel quinto. Tutto ciò domanda una
diligente e severa ricerca intorno all'origine ed all' età della
spóletina basilica ; che per tanti titoli e capi è una delle più
singolari e pregevoli fabbriche rimasteci della cristiana antichità.

Al quale esame fui gentilmente chiamato nel 1869 dal
eh. sig. Mariano Guardabassi ispettore dei monumenti dell'Um-
bria: e giustizia vuole che a lui sia data tutta la lode, a lui
tutto attribuito il merito della nuova luce, che splenderà sul-
l'insigne monumento. Egli prima di conoscere ciò che l'Hubsch
ne aveva scritto e delineato bene s'avvide quanto rari fossero

1 V. Bull. 1865 pag. 5 o segg.

2 V. tav. X n. 1.
 
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