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BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
che sono indicate nella pianta con le lettere d, e, f. La prima
di esse (d) fu probabilmente occupata da un negoziante di colori:
oltre a un fondo di pentola piena di una sostanza minerale di
colore azzurro cupo, vi abbiamo rinvenuto circa 45 globuli di
una specie di cobalto, simili ai nostri globuli d'indaco; un masso
di identica materia del volume di 0,002 : un orciuolo a metà
ripieno di polviscolo nero; ed un vasellino di vetro incrostato
nell'interno con ossido di ferro.
Non v'ha dubbio che il colore azzurro sopra mentovato sia
quello che Plinio chiama vestoricmum dal nome dell' inven-
tore fVestorianum ab auctore appellatumj. Esso componevasi
con rame, sabbia silicea, e natron (carbonato di soda), ed era
fabricato dagli egiziani, cui i laghi presso a Zàkeék (Wilkin-
son. Egypt p. 224) e le miniere sinaitiche di Wady Mukatteb
fornivano abbondantemente la materia prima. La pasta mine-
rale manipolavasi in forma di globuli, i quali racchiusi poscia
in un involucro di argilla esponevansi all'azione di un fuoco
ardente. Il celeberrimo d'Arcet direttore della fabrica di Ser
vrés valendosi di una pallottola trovata in una tomba egizia,
riuscì a ritrovare il processo della sua fabricazione : e nel mu-
seo di quello stabilimento è conservato un pane conico di bleu
vestoriano da lui formato. La metà della pallottola che servì
di lume alle sue sperienze è posseduta ora dal eh. prof. Gilberto
Govi , alla cui cortesia debbo queste informazioni (cf. Pli-
nio 33. 47).
La seconda taberna (e) sembra essere stata occupata da un
oste. Vi abbiamo rinvenuto molte scheggia di vasi vinarii, di-
pinti all'esterno in nero, con memorie scritte da un'istessa mano
a color bianco, e di ottima calligrafia. Per mala sorta l'azione
del tempo ha reso quei caratteri evanidi in modo che difficil
cosa sarebbe proporne 1' interpretazione. Tre scheggie meglio
conservate presentano queste sigle;
...AQVNf ET S P .........
...NTONIN ■ QoS ...VDAP... ETTITIN (]o$
BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
che sono indicate nella pianta con le lettere d, e, f. La prima
di esse (d) fu probabilmente occupata da un negoziante di colori:
oltre a un fondo di pentola piena di una sostanza minerale di
colore azzurro cupo, vi abbiamo rinvenuto circa 45 globuli di
una specie di cobalto, simili ai nostri globuli d'indaco; un masso
di identica materia del volume di 0,002 : un orciuolo a metà
ripieno di polviscolo nero; ed un vasellino di vetro incrostato
nell'interno con ossido di ferro.
Non v'ha dubbio che il colore azzurro sopra mentovato sia
quello che Plinio chiama vestoricmum dal nome dell' inven-
tore fVestorianum ab auctore appellatumj. Esso componevasi
con rame, sabbia silicea, e natron (carbonato di soda), ed era
fabricato dagli egiziani, cui i laghi presso a Zàkeék (Wilkin-
son. Egypt p. 224) e le miniere sinaitiche di Wady Mukatteb
fornivano abbondantemente la materia prima. La pasta mine-
rale manipolavasi in forma di globuli, i quali racchiusi poscia
in un involucro di argilla esponevansi all'azione di un fuoco
ardente. Il celeberrimo d'Arcet direttore della fabrica di Ser
vrés valendosi di una pallottola trovata in una tomba egizia,
riuscì a ritrovare il processo della sua fabricazione : e nel mu-
seo di quello stabilimento è conservato un pane conico di bleu
vestoriano da lui formato. La metà della pallottola che servì
di lume alle sue sperienze è posseduta ora dal eh. prof. Gilberto
Govi , alla cui cortesia debbo queste informazioni (cf. Pli-
nio 33. 47).
La seconda taberna (e) sembra essere stata occupata da un
oste. Vi abbiamo rinvenuto molte scheggia di vasi vinarii, di-
pinti all'esterno in nero, con memorie scritte da un'istessa mano
a color bianco, e di ottima calligrafia. Per mala sorta l'azione
del tempo ha reso quei caratteri evanidi in modo che difficil
cosa sarebbe proporne 1' interpretazione. Tre scheggie meglio
conservate presentano queste sigle;
...AQVNf ET S P .........
...NTONIN ■ QoS ...VDAP... ETTITIN (]o$