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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 16.1888

DOI issue:
Nr. 9-10
DOI article:
Ghirardini, Gherardo: Di una statua d'efebo scoperta sull'Esquilino
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https://doi.org/10.11588/diglit.13630#0403
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scoperta suWEsquilino

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de' margini, per esempio nelle sopracciglia e nelle palpebre (1),
ma specialmente la difficoltà della composizione della statua ci
fanno essere di questo avviso.

Per una statua marmorea così situata occorrevano puntelli,
che dovevano apportare un ingombro assai spiacevole all'occhio e
nocivo all'effetto dell'opera d'arte. Infatti noi vediamo un foro ret-
tangolo sopra il ginocchio destro, nel quale introducevasi per fermo
un puntello destinato a reggere il braccio proteso. Un altro pezzo
quadrangolare marmoreo vedesi trasversalmente aderire alla parte
interna dello stesso ginocchio destro, il quale, se non è di facile
spiegazione, si può asserire in ogni modo che certo ha servito per
sostenere qualche parte del monumento, forse qualche attributo (2).

La protensione delle braccia poi era tale da richiedere un
blocco marmoreo poderoso per poter lavorare tutto d'un pezzo
il simulacro; tanto è vero che probabilmente nella nostra copia
il braccio destro era stato lavorato a parte, la qual cota sembra
dimostrare il foro quadro che vedesi aperto nell'attaccatura di
esso braccio all'omero. Se così non fosse, quel foro accennerebbe
ad un antico ristauro.

I fatti sopra esposti ci inducono a credere che l'originale del
nostro monumento fosse di bronzo, com'erano i carri con le statue
degli aunghi, dedicati in Olimpia per le vittorie di Gerone di Si-
racusa e di Cleostene d'Epidamno, opere di Onata e di Agelada (3).

Gherardo Ghirardimi.

(*) Per ragioni simili si giudica copia d'originale in bronzo la nota
testa marmorea d'Apollo del museo britannico: Friederichs-Wolters, Bau-
steine, n. 228. Anche il prof. C. L. Visconti, come dissi sopra (p. 360, nota 1),
dai capelli filiformi inferiva che la testa del museo Chiaramonti, affine a
quella della statua capitolina, accusasse appunto la tecnica del bronzo.

(2) Se si accetta la interpretazione proposta da me, si potrebbe forse
pensare che quel pezzo di marmo tenesse ferma l'estremità inferiore dello
stimolo, retto obbliquamente dalla mano destra.

M Cfr. sopra, p. 347.
 
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