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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 16.1888

DOI issue:
Nr. 9-10
DOI article:
Ghirardini, Gherardo: Di una statua d'efebo scoperta sull'Esquilino
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.13630#0402

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864

Di una statua d'efebo

Anche noi dunque ammettiamo una specie d'eclettismo nelle opere
cosidette pasiteliche de'tempi romani. Ma mentre il Kekule pensò
ad un' arte eclettica, che inventa opere nuove dando loro sem-
bianza d'antiche, noi pensiamo ad un' arte eclettica, che riproduce
le opere antiche rammodernandole. È uu p;ocesso al tutto diverso,
ma più consentaneo allo svolgimento naturale e storico dell'arte.
Nell'età romana, ancoraché alle menti imbevute della cultura el-
lenistica, arridessero immagini formose, appariscenti leggiadre, si
poteva pur sempre trovare qualcosa di attrattivo anche nelle opere
ingenue dell'arte pervenuta all'ultimo stadio dell'arcaismo, come
molto c' è di seducente per noi nelle opere del quattrocento.
Ma è strano pensare che, mentre si dovevano avere tra mano co-
piosi e splendidi modelli di quell'arte, opere di celebrati maestri,
come Onata. Agelada, Calamide; una scuola d'artisti nell'età ro-
mana pretendesse di compiere essa da sè opere di quella specie,
senza copiarne o imitarne nessuna in particolare ; ma creandole
a nuovo con elementi desunti dallo studio diretto della natura
e poi alterati, travisati, per dar loro l'aspetto d'antichi : travisati
parzialmente, così da comporne un insieme disarmonico, senza
unità di pensiero, senza organismo di forme.

Noi vedemmo invece come, ammettendosi l'altra specie d'eclet-
tismo, talune incongruenze, che nell'opere di cui è questione si
riscontrano incontestabilmente, trovino una facile e chiara espli-
cazione : nella tendenza necessaria, irresistibile degli artisti di
tradurre taluni almeno de' concetti e delle forme severe dell'arte
arcaica alla stregua de' concetti e delle forme graziose dell'arte
recente.

Un'ultima considerazione, con la quale chiudiamo il nostro
studio sulla statua capitolina, riguarda la tecnica dell'originale,
da cui crediamo proceda. Sembra a noi che si possa ragionevol-
mente pensare ad un originale in bronzo. Il lavorio de' capelli
condotti a fil di ferro e arricciolati sulla fronte, talune acutezze
 
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