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De Rossi, Giovanni Battista: Del praepositus de via Flaminia
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.13630#0287
Del praepositus de via Flamini a
257
DEL PRAEPOSITUS DE VIA FI AMI NI A.
Nel rovescio dell' epigrafe di Numerio Fresidio Sabbione,
tolta ad un monumento dell'antico sepolcreto della via Pinciana
e trasferita nel secolo in circa quarto al cimitero di s. Valen-
tino sulla via Flaminia si legge l'epitafio d'un Maximus
praepositus de via Flaminia (sic), registrato nella precedente
relazione del eh. sig. prof- Marucchi sotto il n. 15 (p. 253). L'ufficio
di cotesto Massimo, espresso in formola fino ad ora inaudita,
merita dichiarazione ; m'accingo ad illustrarlo brevemente.
La paleografia e la formola dell'epitafio di Massimo con-
vengono agli ultimi decennii del secolo quarto ed ai primi del
quinto. E nel medesimo cimitero di s. Valentino all'aperto cielo,
un epitafio dell'anno 431 comincia, come quello di Massimo, hic
positus est (2). L'idiotismo di pronuncia Flabinia in luogo di
Flaminia è di esempio fino ad ora unico e difficile a dichiarare ;
niuna affinità di pronuncia sembrando correre tra le labiali b
(1) Il gentilizio Fresidius è rarissimo, segnatamente in Roma. La sua
vera forma è Frensidius, come si legge in capo al titolo del monumento
dei liberti dei Numerii Frensidii trovato recentemente nel sepolcreto degli
ultimi tempi della repubblica e dei primi dell'impero tra la Pinciana e la
Salaria (v. Fiorelli, Notizie degli scavi 1886, p. 382, n. 207 ; Gatti nel Bull,
arch. com. 1887 p. 49). Nel medesimo titolo si legge anche Fresidius. La
rarità di cotesto nome e la identità del prenome Numerius in ambedue le
iscrizioni sono indizi evidenti della provenienza del marino opistografo, tro-
vato sulla Flaminia, dal monumento dei Numerii Frensidii presso la vicina
via Salaria vetere.
(2) Inscr. Ghrist. tomo I p. 290 n. 669.
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DEL PRAEPOSITUS DE VIA FI AMI NI A.
Nel rovescio dell' epigrafe di Numerio Fresidio Sabbione,
tolta ad un monumento dell'antico sepolcreto della via Pinciana
e trasferita nel secolo in circa quarto al cimitero di s. Valen-
tino sulla via Flaminia si legge l'epitafio d'un Maximus
praepositus de via Flaminia (sic), registrato nella precedente
relazione del eh. sig. prof- Marucchi sotto il n. 15 (p. 253). L'ufficio
di cotesto Massimo, espresso in formola fino ad ora inaudita,
merita dichiarazione ; m'accingo ad illustrarlo brevemente.
La paleografia e la formola dell'epitafio di Massimo con-
vengono agli ultimi decennii del secolo quarto ed ai primi del
quinto. E nel medesimo cimitero di s. Valentino all'aperto cielo,
un epitafio dell'anno 431 comincia, come quello di Massimo, hic
positus est (2). L'idiotismo di pronuncia Flabinia in luogo di
Flaminia è di esempio fino ad ora unico e difficile a dichiarare ;
niuna affinità di pronuncia sembrando correre tra le labiali b
(1) Il gentilizio Fresidius è rarissimo, segnatamente in Roma. La sua
vera forma è Frensidius, come si legge in capo al titolo del monumento
dei liberti dei Numerii Frensidii trovato recentemente nel sepolcreto degli
ultimi tempi della repubblica e dei primi dell'impero tra la Pinciana e la
Salaria (v. Fiorelli, Notizie degli scavi 1886, p. 382, n. 207 ; Gatti nel Bull,
arch. com. 1887 p. 49). Nel medesimo titolo si legge anche Fresidius. La
rarità di cotesto nome e la identità del prenome Numerius in ambedue le
iscrizioni sono indizi evidenti della provenienza del marino opistografo, tro-
vato sulla Flaminia, dal monumento dei Numerii Frensidii presso la vicina
via Salaria vetere.
(2) Inscr. Ghrist. tomo I p. 290 n. 669.