Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 16.1888

DOI Artikel:
Gatti, Giuseppe: Degli avanzi dell'acquedotto vergine
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.13630#0071

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
Degli avanzi dell'acquedotto vergine

61

DEGLI AVANZI DELL'ACQUEDOTTO VERGINE

(Tav. III).

Le escavazioni per l'ampliamento del palazzo Sciarra, fra
l'oratorio eli s. Marcello ed il postscenio del teatro Quirino, rimi-
sero in luce nel 1885 due grandi piloni costruiti con massi
quadrangolari di tufa litoide, ed eretti sopra dadi scorniciati di
travertino. Il eh. comm. Lanciani (*) riconobbe subito, appartenere
quegli avanzi all'acquedotto della Vergine, il quale fu costruito
da Àgrippa nell'anno 735 di Eoma, Un altro magnifico tratto
delle medesime arcuazioni è tornato recentemente all'aperto nel
cortile del predetto palazzo ; e così se ne descrive il travamento
nelle Notizie di scavi 1887 p. 447 :

« Sterrandosi il sottosuolo nell'atrio del palazzo Sciarra,
sono stati rimessi in luce, in stato perfetto di conservazione,
quattro archi dell'acquedotto Vergine, costruiti con blocchi di
tufa assai tenace, e simile nella grana alla pietra sperone. La
chiave di ciascun arco, come pure la cornice che sporge al di sotto
dello speco, sono di travertino. Il fondo dello speco è di cal-
cestruzzo a scaglie di selce; le pareti di cortina. Il diametro
di ciascun arco è di metri 3,15: la larghezza complessiva del-
l'acquedotto è di metri 3,60.

« Il tratto ora scoperto descrive una curva leggerissima, ed
andrebbe ad innestarsi, dalla parte di occidente, al noto fornice di

0) Notizie di scavi 1885 p. 70, 250.
 
Annotationen