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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 16.1888

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Gatti, Giuseppe: Degli avanzi dell'acquedotto vergine
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https://doi.org/10.11588/diglit.13630#0072

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62

Degli avanzi dell'acque dotto vergine

Claudio sulla via Lata ; dalla parte di oriente, ai piloni scoperti,
due anni or sono, dietro la tribuna dell'oratorio di s. Marcello.

« Il fondo dello speco corrisponde a m. 1,70 sotto il piano
del cortile Sciarra: il piano antico della città è a metri 7 circa ».

Questo cospicuo avanzo dell' acquedotto Vergine è il solo
tratto, che conosciamo rimanere in piedi, àelYopus arcuatum di
Agrippa ; e quantunque nascosto sotto le nuove costruzioni, pure
in parte ci dicono che sia stato lasciato visibile nei sotterranei
del palazzo. Nella tav. Ili diamo riprodotta con la eliotipia
l'immagine fotografica delle arcuazioni, che fu presa dal sig. Tu-
minello al momento della scoperta.

L'acqua Vergine, che Agrippa portò a Roma, perducendola
àalYager Lucullanus all'ottavo miglio della via Collatina, entrava
in città sotto il còlle degli Ortuli; e sboccando all'aperto, per-
correva un acquedotto ad arenazioni lungo 700 passi i1) per
giungere al Campo Marzio. Il percorso urbario della Vergine è
dichiarato da Frontino con le parole seguenti : « Arem Virginis
ìnitwn habent sub hortis Lueulla/iis, finiuntur in Campo Martio
secundum frontem Saeptorum » (I, 20). Il sito ove incominciava
l'acquedotto può abbastanza sicuramente determinarsi a piedi di
Capo le Case, in quella parte della via de'Due Macelli, che cor-
risponde dietro il Collegio Nazzareno (2) : in quanto al luogo
ov'esso terminava, dirò in seguito come debbano intendersi le
parole di Frontino.

L'unico tratto superstite dell'acquedotto intramurano della
Vergine è il fornice monumentale, che era soltanto visibile dal
lato nord, nella casa già del Colozio in via nel Nazzareno, e che
da poco tempo è stato scoperto anche dal lato meridionale, dietro
il nuovo casamento Salviucci. Ma coteste arcuazioni sono opera
di Claudio, il quale rinnovò dai fondamenti quella parte del-

(J) « Opere arcualo passuum septingentorum » Frontin. I, 10.
(2) V. Lanciarli, Acque ed acquedotti p. 122, 125.
 
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