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Notizie del movimento edilizio della città
genere, dalla pianura sotto il Campidoglio, fu trasferito al Circo
Agonale ('). La prima casa fu questa di Cecco o Ceccolo de' Pichi,
che quivi ebbe il suo fondaco, nell'angolo tra la piazza suddetta
ed il tronco meridionale della via ora detta de' baullari. Il fon-
daco è nominato in un atto di consenso (in fundico elicti Ceccholi)
conservato nell'Archivio di ss. Sanctorum (Arm. II, fase. Il, n. 37)
e noto all'Adinolfi. Il quale, appena accennata questa priorità
di tempo della casa di Cecco, passò subito a discorrere della
seconda casa di Geronimo, posta lungo la via del Paradiso (così
denominata da un'insegna di un'osteria), già detta della Berlina.
Egli non vide le iscrizioni, che confermavano la sua opinione; ed
ora noi vedremo brevemente le memorie dell'una e dell'altra casa.
Riassumiamo, sui documenti già conosciuti, l'albero della
ripetuta famiglia, in quelle tre generazioni del secolo XV in XVI,
che furono :
1. Cola, marito di Anastasia de' Tartari, dalla cui dote
forse provenne la proprietà fondiaria in questo luogo, perchè i
Tartari avevano case da queste parti, in Satro, cioè presso il teatro
di Pompeo ornato coi Satiri di marmo, ora in Campidoglio, dai
quali è nominata la piazza de' Satiri odierna.
2. Cecco o Ceccolo, figlio del suddetto, ed autore della
casa, od almeno dell'ampliamento di essa.
3. Geronimo figlio del suddetto, marito di Geronima II-
perini (Alberini) altra famiglia di mercanti arricchiti, autore
del secondo palazzo, edile di Roma sotto Giulio II, nominato come
tale nelle note iscrizioni ch'erano l'una in capo alla via de' Banchi,
l'altra presso santa Caterina della Eota (2).
Cecco fece costruire la sua prima casa sulla metà incirca
del secolo decimoquinto, epoca che rilevasi dalle date dei docu-
menti domestici, e concorda abbastanza collo stile della costra-
(!) Cf. Adinolfl, La via sacra o del Papa. Roma 18G5, pag. 40 e segg.
(2) Galletti, Inscriptìones Rom., II, p. 12.
Notizie del movimento edilizio della città
genere, dalla pianura sotto il Campidoglio, fu trasferito al Circo
Agonale ('). La prima casa fu questa di Cecco o Ceccolo de' Pichi,
che quivi ebbe il suo fondaco, nell'angolo tra la piazza suddetta
ed il tronco meridionale della via ora detta de' baullari. Il fon-
daco è nominato in un atto di consenso (in fundico elicti Ceccholi)
conservato nell'Archivio di ss. Sanctorum (Arm. II, fase. Il, n. 37)
e noto all'Adinolfi. Il quale, appena accennata questa priorità
di tempo della casa di Cecco, passò subito a discorrere della
seconda casa di Geronimo, posta lungo la via del Paradiso (così
denominata da un'insegna di un'osteria), già detta della Berlina.
Egli non vide le iscrizioni, che confermavano la sua opinione; ed
ora noi vedremo brevemente le memorie dell'una e dell'altra casa.
Riassumiamo, sui documenti già conosciuti, l'albero della
ripetuta famiglia, in quelle tre generazioni del secolo XV in XVI,
che furono :
1. Cola, marito di Anastasia de' Tartari, dalla cui dote
forse provenne la proprietà fondiaria in questo luogo, perchè i
Tartari avevano case da queste parti, in Satro, cioè presso il teatro
di Pompeo ornato coi Satiri di marmo, ora in Campidoglio, dai
quali è nominata la piazza de' Satiri odierna.
2. Cecco o Ceccolo, figlio del suddetto, ed autore della
casa, od almeno dell'ampliamento di essa.
3. Geronimo figlio del suddetto, marito di Geronima II-
perini (Alberini) altra famiglia di mercanti arricchiti, autore
del secondo palazzo, edile di Roma sotto Giulio II, nominato come
tale nelle note iscrizioni ch'erano l'una in capo alla via de' Banchi,
l'altra presso santa Caterina della Eota (2).
Cecco fece costruire la sua prima casa sulla metà incirca
del secolo decimoquinto, epoca che rilevasi dalle date dei docu-
menti domestici, e concorda abbastanza collo stile della costra-
(!) Cf. Adinolfl, La via sacra o del Papa. Roma 18G5, pag. 40 e segg.
(2) Galletti, Inscriptìones Rom., II, p. 12.