Bibliografìa
485
BIBLIOS-RAFIA
René Oagnat, Cours d'Épigraphie latine. Dèuxième édi-
tion entièrement refondue et accompagnée de planches
et de figures. Paris, E. Thorin éditeur, 1889, p. XXVI-
436 in S° raisin.
Il corso di epigrafia latina dal eh. prof. Cagnat pubblicato,
dapprima in una serie di articoli nel Dulletin épigraphique del
1884-85, e poi in un volarne a parte nel 1886, giungeva molto
a proposito, poiché, fino allora, chi avesse voluto apprendere i
primi elementi della epigrafia latina, doveva, o studiarli da sè di-
rettamente sulle fonti, cosa ardua e non da tutti, o ricorrere ad
opere antiquate, o prive di valore scientifico ; cito, p. e., Yistitu-
sione antiquario-lapidaria dello Zacharia, le lesioni del Ver-
miglioli, e il manuale dello Zeli. Il corso epigrafico del Cagnat'
scritto con quella lucidità di forma, che è tutta propria dei libri
francesi, tenuto al corrente degli ultimi resultati della scienza,
venne, quindi, accolto con tanto favore dagli studiosi, che, esau-
rita in brevissimo tempo la prima edizione, fu necessario pen-
sare ad una seconda. Nel prepararla, l'autore tenne conto delle
osservazioni critiche, che da più parti gli erano state rivolte, e
dal lavoro di correzione è uscita, si può dire, un'opera nuova.
Sarebbe superfluo entrare qui in una minuta e particolareggiata
analisi del manuale, trattandosi di un libro così conosciuto : basti
additare i principali mutamenti della presente edizione. Il vo-
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BIBLIOS-RAFIA
René Oagnat, Cours d'Épigraphie latine. Dèuxième édi-
tion entièrement refondue et accompagnée de planches
et de figures. Paris, E. Thorin éditeur, 1889, p. XXVI-
436 in S° raisin.
Il corso di epigrafia latina dal eh. prof. Cagnat pubblicato,
dapprima in una serie di articoli nel Dulletin épigraphique del
1884-85, e poi in un volarne a parte nel 1886, giungeva molto
a proposito, poiché, fino allora, chi avesse voluto apprendere i
primi elementi della epigrafia latina, doveva, o studiarli da sè di-
rettamente sulle fonti, cosa ardua e non da tutti, o ricorrere ad
opere antiquate, o prive di valore scientifico ; cito, p. e., Yistitu-
sione antiquario-lapidaria dello Zacharia, le lesioni del Ver-
miglioli, e il manuale dello Zeli. Il corso epigrafico del Cagnat'
scritto con quella lucidità di forma, che è tutta propria dei libri
francesi, tenuto al corrente degli ultimi resultati della scienza,
venne, quindi, accolto con tanto favore dagli studiosi, che, esau-
rita in brevissimo tempo la prima edizione, fu necessario pen-
sare ad una seconda. Nel prepararla, l'autore tenne conto delle
osservazioni critiche, che da più parti gli erano state rivolte, e
dal lavoro di correzione è uscita, si può dire, un'opera nuova.
Sarebbe superfluo entrare qui in una minuta e particolareggiata
analisi del manuale, trattandosi di un libro così conosciuto : basti
additare i principali mutamenti della presente edizione. Il vo-