e doni ricevuti
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veduta dell'antico gruppo monumentale, scoperto nelle demoli-
zioni operate tra il palazzo di Venezia e il Campidoglio, per la
erezione del monumento a Vittorio Emanuele.
5. In seguito a domanda del eh. sig. ing. Narducci, gli si è
accordata la più ampia facoltà di operare i lavori necessari ad im-
mettere le acque pluviali del Foro di Augusto nel tronco della
Cloaca Massima, felicemente scoperto dall'ingegnere summenzio-
nato, tra il Poro anzidetto e quello Transitorio. A tale proposito
cade in acconcio qui di avvertire che, secondo le provvide di-
sposizioni della Magistratura Capitolina, annunciate nel fase. 12
del Bullettino, anno 1888 pag. 509 art. 16, essendosi compiute
le demolizioni degli indecorosi ingombri che nascondevano in gran
parte i magnifici avanzi del Foro di Augusto, ora le sue mae-
stose mura, rinvenute intatte, fanno di se imponente mostra, co-
stituendo uno dei più meravigliosi monumenti antichi della città:
essendosi, inoltre, ricuperate nei disteni rilevantissime iscrizioni
(Veggasi l'art, del eh. comm. Lanciani pubblicato in questo vo-
lume a pag. 73).
È questa una ben chiara testimonianza che il Municipio di
Koma, non trascura occasione di aumentare ed accrescere il patri-
monio monumentale della eterna città.
6. Ha fatto distaccare parte delle pitture a fresco già esi-
stenti nel demolito oratorio di s. Giovanni dei Fiorentini attri-
buite al Sermoneta, le quali sono :
a}. Brano di pittura a fresco con metà superiore di figura
muliebre.
/;). Altro con due teste grandi al vero una delle quali
rappresenta un ritratto, egregiamente eseguito di un uomo circa
i quaranta anni pingue e con volto sbarbato; l'altra testa sem-
bra di un angelo.
c). Altro, proveniente, come sembra, dalla volta, le cui pit-
ture si attribuiscono a Taddeo Zuccari. Vi rimangono due teste,
l'ima delle quali sembra di s. Giovanni l'altra di Giuda.
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veduta dell'antico gruppo monumentale, scoperto nelle demoli-
zioni operate tra il palazzo di Venezia e il Campidoglio, per la
erezione del monumento a Vittorio Emanuele.
5. In seguito a domanda del eh. sig. ing. Narducci, gli si è
accordata la più ampia facoltà di operare i lavori necessari ad im-
mettere le acque pluviali del Foro di Augusto nel tronco della
Cloaca Massima, felicemente scoperto dall'ingegnere summenzio-
nato, tra il Poro anzidetto e quello Transitorio. A tale proposito
cade in acconcio qui di avvertire che, secondo le provvide di-
sposizioni della Magistratura Capitolina, annunciate nel fase. 12
del Bullettino, anno 1888 pag. 509 art. 16, essendosi compiute
le demolizioni degli indecorosi ingombri che nascondevano in gran
parte i magnifici avanzi del Foro di Augusto, ora le sue mae-
stose mura, rinvenute intatte, fanno di se imponente mostra, co-
stituendo uno dei più meravigliosi monumenti antichi della città:
essendosi, inoltre, ricuperate nei disteni rilevantissime iscrizioni
(Veggasi l'art, del eh. comm. Lanciani pubblicato in questo vo-
lume a pag. 73).
È questa una ben chiara testimonianza che il Municipio di
Koma, non trascura occasione di aumentare ed accrescere il patri-
monio monumentale della eterna città.
6. Ha fatto distaccare parte delle pitture a fresco già esi-
stenti nel demolito oratorio di s. Giovanni dei Fiorentini attri-
buite al Sermoneta, le quali sono :
a}. Brano di pittura a fresco con metà superiore di figura
muliebre.
/;). Altro con due teste grandi al vero una delle quali
rappresenta un ritratto, egregiamente eseguito di un uomo circa
i quaranta anni pingue e con volto sbarbato; l'altra testa sem-
bra di un angelo.
c). Altro, proveniente, come sembra, dalla volta, le cui pit-
ture si attribuiscono a Taddeo Zuccari. Vi rimangono due teste,
l'ima delle quali sembra di s. Giovanni l'altra di Giuda.