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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Cantarelli, Luigi: Il vicariato di Roma, [4]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0037
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Il vicariato di Roma

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provincia intitolata Flaminia el Picenum, alla cui amministra-
zione era preposto un corredar (il quale, intorno al 350, si
chiamò consularis) che aveva la sua residenza principale nella
città di Ravenna (1). Le lapidi ci hanno conservato il nome
dei seguenti correctores Flaminiae et Piceni: 1) 31 Aurelius
Valerius Valentinus oorr{ector) Flam(iniae) e[t P~]ic(eni) prima
del 330 (C.f XI, 5381); 2) Fabius Titianus v. c. corrector
Flaminiae et Piceni, prima del 337 (C. VI, 1717); 3) L.
Creperius Madalianus v. c. corrector Flaminiae, prima del
341 (C. Vili, 5348) ; 4) L. Turcius Secundus Asterius cor-
rector Piceni et Flaminiae, fra il 340 e il 350 (ib. VI, 1772;
XIV, 3582, 3583) ; 5) Furius Maecius Gracchus v. c. corrector
Flaminiae et Piceni, di età incerta (ib. XIV, 3594); 6) M.
Aurelius Consius Quartus Iunior c. v. corrector Flaminiae et
Piceni, di età incerta (ib. VI, 1700). Questa provincia dipen-
deva dal vicarius Italiae e non dal vicarius urbis, come pensa
il Mommsen e con lui la maggior parte degli eruditi moderni;
ne abbiamo la prova, secondo me, assai convincente, nelle sot-
toscrizioni del concilio di Sardica (a. 343), al quale presero parte,
fra gli altri, dieci vescovi d'Italia, cinque delle regioni subur-
bicarie, e cinque della regione annonaria. Eccone i nomi: Mar

apuliam calabriam. Così l'Ohnesorge (Ròm. Provinzliste von 20 7, p. 11)
il quale, però, combattendo l'opinione contraria sostenuta dal Mommsen
negli Abh. cler Beri. Akad., 1862, p. 513, non si è accorto che il Mommsen
stesso l'aveva rifiutata nel Neues Archiv, 1879, V, p. 84, con le parole ' in
dem Veroneser Verzeichniss .. . Flaminia Picenum istzusammen zu ziehen '.

(') Cf. Polem. Silv. p. 254 Seeck ; i cataloghi delle provincie romane di
Speier, di Bamberg e di Oxford (Mommsen, TV. Archiv, V, 90-91), di Madrid
(1. c. p. 189); Paol. Diac. II, 19. L'anonimo Kavennate, IV, 29 chiama la Fla-
minia provincia Ravennatis, item annonaria Pentapolensis ; Zosim. V, 27:
'Yafìévvn] [.L^TQÓTToXbg 4>Xa/junag ; C. VI, 1715. —Una costituzione di Costan-
tino (fr. Vat. 35) la cui data è erronea, ma che il Seeck (Zeitschrift fùr
Rechtsg. X, 214) ascrive al 29 agosto 315, diretta ad correctorem Piceni,
il quale la ricevè ad Alba Fucense (accepta Albae), ci dimostra, che, pur
essendo P^avenna la residenza abituale del governatore, esso risiedeva anche
ad Alba Fucense.
 
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