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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Marucchi, Orazio: I lavori ad intarsio della Basilica di Giunio basso sull'Esquilino
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0103
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della Basilica di Giunto Basso sulV Esquilino

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manoscritti conservati in Bruxelles e nella copia di Claudio Me-
nestrier posseduta dal de Eossi. « Iuxta aedern s. Antonii in
Exquiliis est sacellum s. Andrene ohm dicatum nane ruinosum
et desertum. Exornatum est undequaque opere vermicuiato aut
musivo ex marmoreis frustis concinnato, in quibus figura e
deorum gentilium equitum et venationum, unde augurantur Dianae
olirn fuisse. E qui cita un passo di Marziale che egli riferisce
ad un tempio di Diana : e soggiunge che il monumento, conver-
tito poi in chiesa cristiana, fu adornato di un musaico nell'abside
ritraente il Salvatore in mezzo agli apostoli.

Del tempio di Diana sull'Esquilino non parla punto Mar-
ziale nei versi citati dal de Winghe e da altri : giacché il poeta
in quel suo epigramma (Lib. VII, 60) motteggia un tale Massimo
che avea più case e stava ora qua ed ora là, dicendogli :

Exquiliis domus est,, domus est Ubi colle Dianae
Et tua patricius culmina vicus ha.bet.

Ed è evidente che Diana è qui ricordata soltanto per indicare
il colle a lei sacro, cioè l'Aventino, dove colui aveva una delle
sue residenze. Secondo il Canina un tempio di Diana sull'Esqui-
lino sarebbe menzionato da Plutarco ('): ma comunque ciò sia
non v'è alcuna ragione per sospettare neppure, che l'edifizio ri-
dotto poi in chiesa di s. Andrea fosse proprio questo tempio sacro
alla Dea delle selve.

Piacque più ad altri archeologi l'opinione che vi si dovesse
riconoscere il sacrario di Iside patricia, così chiamato probabil-
mente dal vicus patricius. Questa sentenza fu difesa dai dotti
autori della descrizione tedesca di Eoma, e principalmente per la
ragione, che alcune decorazioni del monumento rappresentavano
figure egiziane (2). Ma questa ragione non ha gran peso, giac-

f1) Vedi Canina, Ind. topogr. di Roma antica. 4a ediz., p. 147, segg.
(2> Beschreibung der Stadi Rom, III, p. 2a, p. 215.
 
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