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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Marucchi, Orazio: I lavori ad intarsio della Basilica di Giunio basso sull'Esquilino
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0104
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/ lavori ad intarsio

che gli ornati di stile egizio erano assai frequenti negli edi-
lizi dell'antica Koma: e di più, essendo il vicus patricius (oggi
via Urbana) alquanto lontano dal luogo ove fu la chiesa di
s. Andrea, non parrebbe potesse ivi collocarsi quel tempio! Più
diffusa ed accreditata fra gli eruditi fu un'altra opinione, che
cioè la chiesa suddetta fosse in origine la basilica Sicinini ricor-
data dallo storico Ammiano Marcellino a proposito dello scisma
di Ursino ai tempi del papa Damaso, e da alcuni, come p. e.
dall'Hiibsch, falsamente creduta un'aula di adunanza dei cristiani
nei secoli di persecuzione (r). Ma è oramai dimostrato che la
basilica Sicinini citata da Ammiano, da s. Girolamo, da Bufino
e da Socrate è un altro nome della celebre basilica liberiana
detta ora di s. Maria Maggiore.

Oggi però ogni discussione sull'origine dell'aula esquilina è
divenuta oziosa ed inutile: perchè il eh. de Rossi con le sue
sagaci ricerche è riuscito a scoprire il nome del vero fondatore
di quell'edilìzio.

Il de Winghe nella descrizione che abbiamo di sopra citato
riporta la copia di una parte dell'iscrizione, che leggevasi ancora ai
suoi tempi nell'abside della chiesa di s. Andrea nel modo seguente:

In abside seu fornice eodem opere visitur mutila inscriptio

O • • ■ • • • S-V-C-CONSVL
• ••■••• ET•DEDICAV
ER

Si ricava da questa che un personaggio insignito della dignità con-
solare dedicò il monumento ; ma disgraziatamente manca il nome
di costui che per il cattivo stato del mosaico il de Winghe non
potè leggere. L'Ugonio pure trascrisse una parte di quella epi-
grafe : ma la copia che risolve il quesito è quella fatta da Pietro

(!) Hiibsch, Alt-christliche Kirclien p. 15-18, 71, 72, pi. XXX.
 
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