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De Rossi, Giovanni Battista; Gatti, Giuseppe: Miscellanea di notizie bibliografiche e critiche per la topografia e la storia dei monumenti di Roma, [7]
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per la topografia e la, storia dei modumenti di Roma
183
MISCELLANEA
DI NOTIZIE BIBLIOGRAFICHE E CRITICHE
PER LA TOPOGRAFIA E LA STORIA DEI MONUMENTI
DI ROMA
(Continuazione : v. Bull. 1890 p. 278 e segg.)
Monumento sepolcrale della gente Vettulena
nel clivo della via Salava nova che discende
al ponte Salario.
37. Nel clivo della via Salara nova, ove essa discende al
ponte Salario sul Teverone, si vedevano nei prossimi passati anni
parecchi ruderi monumentali di nobili sepolcri romani ; nella
fronte d'uno dei quali rimanevano i resti della porta incorniciata.
Gii odierni vandali hanno in gran parte distrutto queste notabili
rovine, emule dei sepolcri dell'Àppia e delle altre vie consolari
suburbane. Niuno ha giammai riferito il titolo epigrafico di al-
cuno di questi sepolcri nè accennatane qualche storica notizia.
Non è molto tempo che uno dei desiderati titoli sepolcrali di
questo gruppo di monumenti ci è stato rivelato da un codice del
secolo XV, conservato nella biblioteca privata del sig. conte Man-
zoni. Il volume è cartaceo in 4°; contiene una miscellanea di
epigrafi antiche di Roma, dell'Umbria e d'altre parti; fu scritto,
sedente Sisto IV, nell'anno in circa 1478. Imperocché a carte 72
vi sono trascritte due epigrafi del 1472 e 1474; a carte 154
il catalogo dei papi termina in Sisto IV, colla indicazione sed.it
annos , ed il numero degli anni è lasciato in bianco. Final-
mente a pag. 154 v. si legge una tavola pasquale che comincia dal
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MISCELLANEA
DI NOTIZIE BIBLIOGRAFICHE E CRITICHE
PER LA TOPOGRAFIA E LA STORIA DEI MONUMENTI
DI ROMA
(Continuazione : v. Bull. 1890 p. 278 e segg.)
Monumento sepolcrale della gente Vettulena
nel clivo della via Salava nova che discende
al ponte Salario.
37. Nel clivo della via Salara nova, ove essa discende al
ponte Salario sul Teverone, si vedevano nei prossimi passati anni
parecchi ruderi monumentali di nobili sepolcri romani ; nella
fronte d'uno dei quali rimanevano i resti della porta incorniciata.
Gii odierni vandali hanno in gran parte distrutto queste notabili
rovine, emule dei sepolcri dell'Àppia e delle altre vie consolari
suburbane. Niuno ha giammai riferito il titolo epigrafico di al-
cuno di questi sepolcri nè accennatane qualche storica notizia.
Non è molto tempo che uno dei desiderati titoli sepolcrali di
questo gruppo di monumenti ci è stato rivelato da un codice del
secolo XV, conservato nella biblioteca privata del sig. conte Man-
zoni. Il volume è cartaceo in 4°; contiene una miscellanea di
epigrafi antiche di Roma, dell'Umbria e d'altre parti; fu scritto,
sedente Sisto IV, nell'anno in circa 1478. Imperocché a carte 72
vi sono trascritte due epigrafi del 1472 e 1474; a carte 154
il catalogo dei papi termina in Sisto IV, colla indicazione sed.it
annos , ed il numero degli anni è lasciato in bianco. Final-
mente a pag. 154 v. si legge una tavola pasquale che comincia dal