DOI article:
Cesano, L.: Le monete degli italici durante la guerra sociale
DOI Page / Citation link:https://doi.org/10.11588/diglit.13731#0237
LE MONETE DEGLI ITALICI
DURANTE LA GUERRA SOCIALE
Insorti gli Italici e confederatisi contro Roma, iniziarono
subito una propria monetazione d'argento, e con l'usurpare questo
principale dritto di sovranità in nome del nuovo Stato italico,
diedero la più chiara dimostrazione delle proprie rivendicazioni.
Si sa infatti che Roma fino dal 268 a. C, quando iniziò la conia-
zione del denarius, aveva ingiunto a tutti i popoli sottomessi della
penisola di por fine ad ogni monetazione in metallo nobile ed
imposto il prodotto della zecca capitolina questo gruppo di
monete italiche costituisce quindi l'unica eccezione per tutto il
durare della repubblica, eccezione causata dallo stato anormale di
aperta rivolta; di qui la sua grande importanza.
Questa monetazione (2) è costituita essenzialmente di de-
nari di argento, alquanto numerosi, imitanti nella forma, nel peso
e nei tipi il denarius di Roma, e di un'unica moneta di oro. I
denari si dividono in più gruppi : a leggenda latina, bilingui, a
leggenda osca, anepigrafi. L'aureo porta una leggenda osca.
(*) Mommsen-Blacas, Ristoire, III, pagg. 191 segg., 203 segg.
(s) Cito qui le opere principali più moderne in cui è studiata para-
tamente questa serie di monete: Eckhel, Doctr. num. vet.,1, pagg. 102-107-
Merimé, Médailles italiotes de la guerre sociale, Revue Num. 1845, pagg. 77{
111 ; Millingen, Gonsidér ations sur la num. de Vane. Italie, 1841, pagg. 181 "
188; Friedlànder, Die oskische Miìnzen, 1850, pag. 68 segg.; Mommsen-
Blacas, Histoire de la monn. rom., 1870, II, pag. 420 segg.; Garrucci, Le
monete dell'Italia antica, 1880, pag. 102 seg., tav. XCI; L. Sambon, Re-
cherches etc, 1870, pag. 190 seg.; Bompois, Types monétaires de la
guerre sociale, 1873; A. Sambon, Les monnaies antiques de l'Italie, 1904
I, 2, pag. 105 seg., 125 segg.
DURANTE LA GUERRA SOCIALE
Insorti gli Italici e confederatisi contro Roma, iniziarono
subito una propria monetazione d'argento, e con l'usurpare questo
principale dritto di sovranità in nome del nuovo Stato italico,
diedero la più chiara dimostrazione delle proprie rivendicazioni.
Si sa infatti che Roma fino dal 268 a. C, quando iniziò la conia-
zione del denarius, aveva ingiunto a tutti i popoli sottomessi della
penisola di por fine ad ogni monetazione in metallo nobile ed
imposto il prodotto della zecca capitolina questo gruppo di
monete italiche costituisce quindi l'unica eccezione per tutto il
durare della repubblica, eccezione causata dallo stato anormale di
aperta rivolta; di qui la sua grande importanza.
Questa monetazione (2) è costituita essenzialmente di de-
nari di argento, alquanto numerosi, imitanti nella forma, nel peso
e nei tipi il denarius di Roma, e di un'unica moneta di oro. I
denari si dividono in più gruppi : a leggenda latina, bilingui, a
leggenda osca, anepigrafi. L'aureo porta una leggenda osca.
(*) Mommsen-Blacas, Ristoire, III, pagg. 191 segg., 203 segg.
(s) Cito qui le opere principali più moderne in cui è studiata para-
tamente questa serie di monete: Eckhel, Doctr. num. vet.,1, pagg. 102-107-
Merimé, Médailles italiotes de la guerre sociale, Revue Num. 1845, pagg. 77{
111 ; Millingen, Gonsidér ations sur la num. de Vane. Italie, 1841, pagg. 181 "
188; Friedlànder, Die oskische Miìnzen, 1850, pag. 68 segg.; Mommsen-
Blacas, Histoire de la monn. rom., 1870, II, pag. 420 segg.; Garrucci, Le
monete dell'Italia antica, 1880, pag. 102 seg., tav. XCI; L. Sambon, Re-
cherches etc, 1870, pag. 190 seg.; Bompois, Types monétaires de la
guerre sociale, 1873; A. Sambon, Les monnaies antiques de l'Italie, 1904
I, 2, pag. 105 seg., 125 segg.