Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 37.1909

DOI article:
Bartoli, Alfonso: Il panorama di Roma delineato da Hendrik van Cleef nel 1550
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.14879#0011
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
delineato da Hendrik van Chef nel 1550

7

numeriti della città cistiberina. La zona più particolarmente
importante per avanzi archeologici, dal Campidoglio all'Oppio,
dall'Aventino al Quirinale, è più chiaramente rappresentata,
perchè più vicina al punto di veduta, che forse fu scelto ap-
punto con tale criterio.

Un magnifico gruppo di ruderi, disegnati con gran cura,
occupa il primo piano della prospettiva : sono gli avanzi della
domus aurea, e delle thermae Traianae, ora soltanto in mi-
nima parte visibili. Tra i ruderi, ritratti dal van Cleef, si ve-
dono sparsi numerosi frammenti di antiche sculture. È noto
quanto in ogni tempo — e specialmente nel sec. XVI — questa
zona sia stata ferace di scoperte archeologiche di opere d'arte ('),
e quanto sia stata prediletta dagli antiquari e dagli artisti.

E il van Cleef oltre aver animato la scena di queste gran-
diose rovine con varie persone che le stanno ammirando, vi ha
posto tre artisti intenti a disegnarle. Uno copia una colonna (è
verso l'angolo inferiore destro della veduta) ; un altro copia un
leone posto sopra un basamento; un terzo (all'angolo sinistro
della veduta) riprende tutto il gruppo delle rovine. In mezzo a
queste, nel pendio digradante verso la moderna via Labicana.
uno spazio di terreno quadrilatero, sostenuto da antiche costru-
zioni, è piantato a giardino e a vigna. Credo sia la possessione
di mons. Gualtiero o Gualtieri, vescovo di Viterbo, da cui nel
sec. XVI si estrassero numerose antichità (2).

Tutto il gruppo dei ruderi dell'Oppio è limitato a ponente
da una strada che conduce al Colosseo.

Questo è raffigurato quasi in direzione opposta al vero:
perchè la curva esterna dell'anfiteatro, ancora integra, che è ri-
volta a settentrione e fronteggia l'Oppio, è stata invece girata

(') Basterebbe ricordare il ritrovamento del Laocoonte. Ampie notizie
su questa zona e sulle sue scoperte archeologiche in Lanciarli, Storia degli
scavi, I, G2, 78, 149, 155, 232; II, 222-228, 245; III, 169, 193, 257.

(-) Lanciani, Storia degli scavi, II, 223.
 
Annotationen