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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 43.1915

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Cantarelli, Luigi: Notizie di recenti trovamenti di antichità in Roma e nel suburbio, [31]
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.14885#0073
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in Roma e nel suburbio

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Il mitreo sotto la basilica di s. Clemente.
Nel 1869, eseguendosi alcuni scavi sotto l’antica basilica
di s. Clemente, si scoprì un tempio di Mitra, intorno al quale
scrisse G. B. De Rossi nel suo Ballettino di arch. cristiana. 1870,
pp. 125 e sg. Gli scavi furono poi sospesi e ripresi molti anni
dopo, cioè nel 1914, e saranno condotti a termine grazie alla
munificenza del cardinale 0' Connel, arcivescovo di Boston e
titolare della basilica di s. Clemente.
Su questi scavi importanti hanno scritto il p. Luigi Nolan,
priore dei domenicani irlandesi di s. Clemente, in un libro recente
( The basilica of s. Clemente in Rome, 2.a ed., 1914), e Fr. Cumont,
l’illustratore ben noto agli studiosi dei misteri di Mitra, in una
nota pubblicata nei Comptes rendus de l’Académie des inscri-
ptions, 1915, pp. 203 e seg. Rimando i lettori, per brevità di
spazio, a questi scritti, e mi limito qui ad indicare le scoperte
più notevoli avvenute nello spelèo mitriaco. In primo luogo
si sono rinvenute ossa di animali in numero considerevole. Fra
queste, molte di cinghiali : e ciò confermerebbe il fatto che i
seguaci di Mitra consideravano il cinghiale come una offerta assai
gradita ai numi, ma piuttosto è da supporsi che si facevano sa-
crifizi di cinghiali per placare gli spiriti del male.
Un altra scoperta notevole è quella di un altare cubico,
già tornato in luce nei primi scavi ed ora ricostituito. Sulla
faccia anteriore, nel lato sinistro superiore della rappresentazióne
di Mitra tauroctono, si trova, come di solito, un busto radiato
del sole, verso il quale il nume volge la testa. Al disopra, gli
angoli superiori sono sormontati da due busti di giovani, ai quali
probabilmente corrispondevano, negli angoli posteriori, due busti
simili che non furono ritrovati. Il Cumont crede che questi busti
possano rappresentare le quattro stagioni che si trovano in altri
 
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