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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 47.1919

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https://doi.org/10.11588/diglit.14889#0258
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nella casa delle Vestali

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e si conviene nel riconoscere un ricordo di alcune di esse in
varie monete repubblicane (r). Plinio (2) le credeva innalzate
dai re stessi, ma, per l'uso della benda e, in quelle di Ninna-
e di Servio Tullio, anche di un anelli; ali 'indice (3), è stato
notato che almeno le. due ultime devono riferirsi al III sec. e le
altre possono essere, di poco anteriori (4) : certo esistevano scià
nell'83 av. Or. avendosi notizia che si salvarono dall'incendio che
in quell'anno distrusse il tempio capitolino. Con questa cronologia
concorda il tipo arcaico di toga che Numa indossa nella moneta
della gens Pomponio, (fig. 5), semplice e attillata come la vediamo
solo in monumenti etruschi e repubblicani (5). Questo dettaglio
dice anche che se vi è una moneta, per la quale la relazione con
la statua capitolina sia sicura, è proprio questa della gens Pom-
ponia portante la figura di Numa. La stretta affinità esistente
fra le teste di Numa riprodotte sulle monete dei Marci e dei Cal-
purni dimostra poi che esse risalgono ad un unico oric
dentemente anche questa volta la statua capitolina (
Ciò posto è chiaro quale relazione interceda fra la s
tolina e la statua della casa delle Vestali. Dell'antica i
stato conservato il motivo generale con il lituo nella s:
il corpo è stato avvolto nella toga secondo il gusto del té
la testa è stato scelto e (masi copiato un tipo ideale greci

(*) L'induzione, dovuta ai Visconti op. cit. p. Il, è ovvi»,
paro che li' statue dei Campidoglio fossero le uniche del generi
Roma. Della stessa opinione è il Beraouilli, 1. cit. Vedi per Anco
ber, op. cit., Il, tav. 37,10 e tav. 48, 17-18; per Beinolo: ibid.

(2) Plinio, A'. H., XXXIV, 29.

(*) Plinio, A. H., XXXIII. 4 e 6.

(4) Bernoùilli, róm. Ikonogr., p. 13. Il Detlefsen, op. cit., p.<
fossero state dedicate, dopo la vittoria su Pirro.

(s) W. Amelung, die (lewuiìdmty dee alidi Oriechen wid Hi
1903 tìgg. 27-28 a p. 45.

(•) Questa relazione può sussistere anche se le monete
furono battute in Spagna, come sostenne qualcuno, perchè i
tario potè essere desunto da qualche anello: Bernoùilli, op. cit.,
ci indica la gemina sopra descritta.
 
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