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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Studii d'artisti nella Roma antica
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0008

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Siudii d'artisti r.ella Roma antica

babilmente nel Fayum, sotto il titolo Un catalogne d'oeuvres d'art
conservées à Rome à V epoque imperiale.

Da una faccia è scritto in greco non più tardi del 180 d. Cr.
(statistica di terreni demaniali presso il capoluogo del nome d'Ar-
sinoe) ; dall'altra è scritto in latino al tempo di Caracalla, certa-
mente nel primo terzo del III secolo.

Il testo contiene l'elenco di una serie di opere d'arte esibite
in Roma in una o più gallerie, ovvero in uno o più monumenti pub-
blici. Nelle prime 15 e nelle ultime 9 linee si parla di statue o di
gruppi di statue: nelle altre, di bassorilievi: le une e gli altri
accompagnati dal nome dell'autore, da una rapida descrizione, e
anche da qualche aneddoto. Cito un solo brano della seconda
linea, l'importanza del quale è sfuggita all'editore:... tes a Mer-
curio Ebriu, che egli interpreta come indicante un gruppo for-
mato da Hermes e da un Sileno avvinazzato,

Nulla di tutto- ciò. V'era in Roma, nelle vicinanze del prae-
clium Equitii (oggi S. Martino ai Monti), una strada chiamata vicus
Mercurii Sobrii. La sua edicola compitale, scoperta nell'aprile del
1888, era stata dedicata da Augusto nel 10 av. Cr. Essa marcava il
crocevia formato dal Clivus Suburanus (via di S. Lucia in Silice)
e il vicus Sobrius (via dei 4 Cantoni). Niuna meraviglia che quello
speciale Mercurio, in essa collocato, avesse preso la denominazione
popolare di Sobrio, in opposizione all'Ebrio, la cui esistenza e come
vico e come simulacro ci è stata rivelata la prima volta dal papiro
del Fayùm.

Sette anni dopo, lo stesso prof. Georges Nicole pubblicava
un nouveau catalogue d'oeuvres d'art conservées à Rome àVepoque
imperiale, che si direbbe/un brano del precedente, tanto strette sono
le analogie che li legano : ambedue opistografì, ambedue bilingui,
ambedue contemporanei. Paragonandoli insieme, se ne deduce
quanto popolari fossero coteste guide, specialmente se accompa:
gnate dagli orarii dell'amministrazione postale, gli 2Tad/jioC dei
Greci compilati da Baeto e da Amyntas, gli Itineraria dei Romani.
 
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