Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (50.1922)

STUDII D'ARTISTI NELLA ROMA ANTICA (*).

Nell'anno 1841, il conte Hawks le Grice pubblicò, coi nitidi
tipi del Puccinelli, due volumetti intitolati Walks through the studii
of the sculptors at Rome (Passeggiate per gli studii degli scultori in
Roma). I volumi sono veramente interessanti perchè gli scultori
esercenti la loro arte in Roma in quegli anni tranquilli e felici, si
chiamavano Thordwalsen, Crawford, Gnaccarini. Tcnerani, Gib-
son, Rinaldi, Bienaimé, Tadolini, Fabris, Girometri, Laboureur,
nomi tutti che figurano, credo,'nell'albo glorioso della nostra Acca-
demia di S. Luca. Ora io mi sono dimandato sovente se quello che
ha fatto il Grice per la Roma artistica moderna, non potrebbe es-
sere fatto per la Roma antica : e se il lettore, inveoe di essere gui-
dato per la rude e brumosa via Margutta, non potrebbe esserlo per
le assolate contrade della classica Ratio marmorum, fra S. Apolli-
nare e la sponda di Torre di Nona.

Le ricerche da me compiute su questo argomento non furono
nè facili ne complete: nò io lo avrei scelto a tema del mio favellare
in questa vostra riunione, se non mi fossi rammentato in tempo
d'una scoperta la quale, se pur nota agli specialisti, non ha raggiunto
la considerazione, che le si deve dagli studiosi della veneranda
antichità.

Nell'anno 1906 il prof. dell'Università di Ginevra Jules Geor-
ges Nicole pubblicava un brano di papiro opistografo trovato pro-

(x) Conferenza tenuta il martedì 6 marzo nella sala della British and
American Archeologica! Society, per cortese invito della Società stessa. .