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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Wilpert, Joseph: Le sculture del fregio dell' arco Trifonale di Costantino
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0018

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Le sculture del fregio

Della mia constatazione riguardante l'oltraggio non tennero-
nessun conto gli archeologi che nella ricorrenza del centenario
della battaglia ad Saxa Rubra scrissero ex\ professo .sull'arco
trionfale. Essi hanno spiegato in un modo diverso la mancanza
delle teste di Costantino. Non parlo di quel dotto americano che '
crede l'arco sia stato costruito in origine da Domiziano e che
soltanto dopo la condanna della memoria di questo principe e
spogliato degli ornamenti trionfali abbia servito nel terzo secolo
ai trionfi di vani imperatori, in ultimo di Costantino (1). Questa
opinione è troppo fantastica, per essere presa sul serio ; passiamoci
sopra. Ad essa si accosta assai la spiegazione di un dotto bri-
tannico, secondo cui la testa di Costantino, ora perduta su quat-
tro bassorilievi, sarebbe in tre casi una sostituzione della testa
di Diocleziano : questi tre bassorilievi, fra i quali uno rappresen-
tante un'entrata trionfale, avrebbero perciò appartenuto origi-
nariamente ad un arco eretto in ricordo del trionfo-di Diocleziano
nell'anno 303; dodici anni più tardi, essi sarebbero stati adope-
rati ad ornare l'arco di Costantino (2). Anche questa opinione
è da respingersi senz'altro. Secondo un terzo dotto finalmente,
la pretesa sostituzione delle teste non sarebbe altro ehe « un par-
ticolare tecnico della scultura, quello cioè di un lavoro a parte
della testa del più insigne personaggio della scena » (3). Che ciò
sia accaduto su quattro delle sei sculture, nessuno potrà ne-

(1) A. L. Frothingham in American Journal of Archaeology 1912. .
pp. 368-386. La strana teoria, del Frothingham fu confutata da Felice Grossi-
Gondi S. J. (Varco di Costantino, Roma, 1913, pp. 4 e segg:). Meno fantastica

è l'opinione del Guattani (7 tre archi trionfali di Costantino, Severo e Tito
eseguiti in piccola proporzione con marmo e metalli dorati dalli signori Gioac-
chino e Pietro Belli Romani. Roma 1815, pag. 10 segg.) il quale fa risalire
la costruzione dell'arco al tempo di Traiano, cui attribuisce anche le scul-
ture prese dai monumenti più antichi.

(2) A. I. B. Wace, Studies in Roman historical reliefs in Papers of the
Britisli School nt Rome., IV, 272. *

(3) Felice . Grossi-G ondi S. J., Varco di Costantino, 32.
 
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