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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Wilpert, Joseph: Le sculture del fregio dell' arco Trifonale di Costantino
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0043

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dell'arco trionfale di Costanti no

tua, Constantine, de Ascàrici Ragasaique supplicio cotidiàna
atque aetcrna Victoria omnibus quondam secundis proèlìis an-
teponenda... Cladem suam, quamvis multi pereant, vulgiis igno-
rai; compendium est devincendorum hostium duces sustulisse»^).

Vedendo nel corteo precedere due prigionieri la cui naziona-
lità franca ed alemanniea, forse per la vicinanza immediata alle
Gallie, è caratterizzata dalla iorques (2) come anche dal « diverso
costume » (la caracolla) rilevato espressamente dal Rossini che'
vide le sculture in migliore stato, crediamo assai probàbile che
l'artista volle in essi rappresentare i due « saevissimi reges » cat-
turati e giustiziati da Costantino sul principio del suo regno,
che Nazario paragona perciò con due serpenti strozzati dà Ercole
nella culla (3).

Come fu detto, il « trionfo » ebbe luogo a Treveri, capitale della
Gallia romana. Per distinguerlo dal vero trionfo che si faceva sol-
tanto a Roma, l'artista dette a Costantino una tema invece della
biga, antico carro di battaglia. E per mostrare che tra Franchi ed
Alamanni vi fossero già degli amici ed alleati, egli fece condurre i
due regoli da due soldati torquati e mise anche nella vicinanza del-
l'imperatore uno colla torques, questa perfettamente conservata,
mentre le due dei regoli sono in parte distrutte, e perciò rimaste
inosservate (4). Trattandosi di truppe ausiliarie composte da
Germani, Franchi ed Alamanni, stanno bene i due dracme*, in-
segna suggerita all'esercito romano dai Daci.

I rilievi dei due fianchi esterni hanno quindi per soggetto
fatti d'arme di Costantino in Oriente e nelle terre Franche ed
Alamanniche. Quelli della faccia principale rivolta verso l'impe-
ratore, che nella sua entrata dovette passare sotto l'arco, sono ri-

C1) Panegyr. VI, 11, t : 2Q9

(2) Sulla colonna Aureliana (: Pctersen tav. 77) sono rappresentati
Celti col distintivo della torques.

(3) Panegyr. IV, 16, G. : 160'.

(4) Dacché fu fatta la fotografia Gargiolli, le scrostatolii del marni»
hanno rovinato ancora più la torques de! primo regolo.
 
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