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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Bendinelli, Goffredo: Il mausoleo sotterraneo altrimenti detto basilica di Porta Maggiore
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0119

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altrimenti detto basilica di Porta Maggiore

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Di antiche e spietate manomissioni, inoltre, sono segno evi-
dente non solo le lacune dei quadretti ritagliati nello stucco ed
asportati dalle pareti dei pilastri e il vuotò lasciato nell'abside,
asportandone la statua di cui si ornava^), ma ancora le incassature
rettangolari rimaste vuote sul pavimento della sala negli inter-
valli fra i pilastri, altre incassature simili, più piccole, addossate
ai pilastri stessi, e infine quella più grande di tutte, presso il li-
mitare, nella navata centrale. Le prime incassature accennate
misurano in media m. 0,50 X 0,40, le altre m. 0,34 X 0 34, l'ul-
tima m. 1 X 0.62. Le dette incassature, oggi riempite di cemento
allo scopo di regolarizzare il piano, onde non è più .possibile
calcolarne con esattezza la profondità originaria, misuravano
ima profondità da 15 a 20 centimetri.

Dovendo renderci ragione, possibilmente, della presenza di
queste lacune del pavimento, contornate da fasce nere di mo-
saico, non potremo davvero pensare che a quel posto si trovas-
sero dei quadretti preziosi di mosaico, come da taluno si è rite-
nuto,! quali facessero tutt'una cosa col resto del pavimento (2):
giacche nè quello sarebbe stato il posto indicato per quadri vistosi
in mosaico, nè questi avrebbero potuto essere asportati facendo così
piccolo danno al pavimento intorno. Si dovrà piuttosto pensare che
negli interpilastri fossero piantati dei pilastrini, forse marmorei,
con le basi di dimensioni esattamente uguali a quelle delle in-
cassature del pavimento. Di che offrono la prova tuttora evidente

(l) Leopnld (art. cir., p. 168) respinge decisamente la mia ipotesi della
.statua dentro la nicchia unicamente perchè non si conosce « aucun exemple
d'une statue attachée de cette manière à une muraille ». Ma anzitutto io ho
sempre parlato di plinto, di basamento attaccato e assicurato al muro, e non
della statua sovrapposta. Inoltre posso anch'io ribattere, che non si conosce
alcun esempio di sedile aderente «de cette manière à une muraille». Lo stesso
studioso avanza poi la questione dell'altezza della stuccatura della parete
in rapporto coll'altezza della statua. Ma una volta accettato il criterio di
massima, non è affatto impossibile la ricostruzione ideale della navata con
una statua in fondo, la cui altezza non superi quella della parete dipinta.

(a) Leopold, art. in Mélanges cit., p. 167.
 
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