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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Bendinelli, Goffredo: Il mausoleo sotterraneo altrimenti detto basilica di Porta Maggiore
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0121

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altrimenti detto basilica di Porta Maggiore

vasi certo di carattere sepolcrale, di snelle e variate forme me-
talliche, poggiati su piccoli plinti, si alternano a figure muliebri
simboliche, al centro di ciascuno specchio delle pareti, là dove
nel nostro ipogeo sono collocati motivi architettonici e figure
statuarie.

I nostri musei sono ricchi di vasi cinerari di marmo o di ala-
bastro, di forme eleganti e riccamente decorati a rilievi (x). Poiché
la decorazione di codesti vasi occupa intera la loro superficie
esterna, senza soluzione di continuità, si può ammettere che al-
meno qualcha volta le urne fossero fatte per esser non già collo-
cate nelle nicchie dei colombari, ma messe in maniera da essere
vedute da ogni parte ; il che era possibile soltanto quando i vasi
cinerari fossero stati collocati sopra appositi plinti. Il tipo per
una tale sistemazione delle urne cinerarie nell'interno di camere
sepolcrali era poi offerto dall' architettura funebre in uso all'aperto,
con colonne sormontate da vasi ; i numerosi esempi del genere,
offerti dell'ipogeo di Porta Maggiore, sono oltremodo istruttivi
a tale riguardo. Che non tutti i vasi rappresentati in rilievo sulle
pareti dell'ipogeo abbiano la forma di anfore, e che questi pos-
sano essere piuttosto interpretati come vasi agonistici, è argo-
mento questo di nessun nocumento alle nostre conclusioni. Anche
i vasi dipinti nell'interno della camera sepolcrale di Caio Cestio
sono di forme svariatissime e certamente non tutti della forma
di cinerari.

Per convincersi, poi, come appunto nel senso osservato fosse
diretta la ricerca 'degli effetti decorativi negli edifici romani, ba-
sta considerare le belle tavole fìttili di età imperiale sino a noi
pervenute, con prospetti architettonici di palestre (2). Negli inter-
colunnii di simili edifici, insieme con erme e statue propriamente
dette, si veggono collocati dei ricchi vasi ornamentali, sopra

(!) P. Gusman, op. cit., tavv. 49. 87, 134, 141.
(2) Rohden e Winnefeld, op. cit., tav. LXXI, LXXXIII, CXLII.
GXLIII.
 
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